Servono profonde correzioni al Regolamento UE sugli imballaggi

L'Italia è forte sul riciclo, ma l'UE investe solo sul riuso

La proposta dell’Unione Europea sugli imballaggi persegue obiettivi condivisibili per accelerare la transizione ecologica, ma il testo del Regolamento alimenta alcune forti preoccupazioni in quanto non tiene sufficientemente conto dei diversi contesti nazionali e dei sistemi di raccolta e riciclaggio che ciascun Stato membro ha sviluppato negli ultimi anni né degli impatti delle misure proposte sul sistema produttivo maggiormente composto da piccole imprese. E’ quanto ha evidenziato da CNA in un position paper consegnato alla Commissione politiche europee del Senato.

Nello specifico la scelta di un Regolamento, e non di una Direttiva, lascia poco margine ai singoli Stati nella definizione dei modelli e degli strumenti da adottare per raggiungere gli obiettivi. Un regolamento rischia di penalizzare paesi come l’Italia che, per quanto riguarda la gestione degli imballaggi, vanta già risultati importanti. Infatti, l’Italia è il primo fra i grandi Stati europei per riciclo pro-capite dei materiali di imballaggio, e ha sviluppato esperienze tecnologicamente avanzate di raccolta, selezione e riciclo dei materiali di imballaggio. Rispetto agli attuali obiettivi fissati al 2025, l’Italia ha già raggiunto e superato i target di riciclo degli imballaggi post-consumo (con quasi il 74% rispetto al 65% previsto dall’Europa).

Ma l’Unione Europea punta tutto sul riuso.

Qui è possibile trovare tutte le informazioni complete e le proposte di CNA: https://www.cna.it/imballaggi/

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