Olio extravergine di oliva, il decalogo CNA. Un pacchetto di proposte per tutelare produttori e consumatori difendendo e valorizzando nel contempo uno dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy agroalimentare: l’olio extravergine di oliva.
A presentarlo al sottosegretario per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, la presidente nazionale di CNA Agroalimentare, Francesca Petrini, ed Elia Pellegrino, presidente nazionale dell’Aifo (Associazione italiana frantoiani oleari).
Il pacchetto si apre con la richiesta al governo di favorire l’accesso al credito delle aziende, che tra due mesi devono intraprendere la campagna olearia e si trovano a fronteggiare aumenti vertiginosi dei costi oltre a un notevole incremento dei tassi d’interesse. A seguire, l’istanza di evitare che l’olio extravergine di oliva di alta qualità venga considerato alla stregua di una commodity: l’obiettivo è quello di promuovere in questo modo l’identità artigianale del frantoiano e del mastro oleario. L’olio extravergine di oliva è un alimento salutare, apportatore di benessere, di conseguenza occorre evitare che possa finire preda della speculazione finanziaria sui mercati internazionali.
Quindi, adeguare il quadro legislativo di riferimento per rendere la lotta alla contraffazione ancora più puntuale. Inserire giuridicamente i frantoiani nella filiera Dop/Igp che al momento vede presenti i soli olivicoltori (benché l’olio sia un prodotto trasformato) e non, appunto, i frantoiani/trasformatori.
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