Parrucchieri aperti, così come molte altre attività produttive artigiane in tutte le fasce, compresa quella rossa. Il testo del nuovo Dpcm accoglie la richiesta di CNA Veneto di vedere garantito il sottile equilibrio tra salute e economia: «L’architettura del nuovo Dpcm a nostro giudizio mira a garantire il difficile equilibrio tra le primarie esigenze di salute pubblica e quelle economiche. È positivo – dichiara il Presidente di CNA Veneto Alessandro Conte – che servizi alla persona, edilizia e attività manifatturiere continuino la loro attività in Veneto. Si tratta di settori importanti per l’economia regionale».
Oggi ad essere più penalizzati dalle seppur necessarie misure di contenimento sono la filiera della ristorazione e la filiera degli eventi in parte esclusi – CNA Veneto ne conta 2.800 solo tra le attività della ristorazione artigianale e dei fotografi – dal decreto Ristori. Ma gli effetti della pandemia non hanno tardato a farsi sentire anche negli altri settori aperti, ma fiaccati dalla contrazione dei consumi. «La classificazione del Veneto in area gialla è di certo il risultato del lavoro svolto dal nostro sistema sanitario regionale, ma non possiamo dimenticare l’impegno che le nostre imprese hanno dimostrato con l’adozione dei protocolli di sicurezza finalizzati al contenimento e al contrasto del virus – dichiara il segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – Ora tutti insieme dobbiamo lavorare con l’obiettivo comune di continuare a contenere la pandemia rispettando se possibile ancora più attentamente le misure. Va poi sostenuta con ogni mezzo l’attività di tracciamento puntando tutto sulla tecnologia digitale e sui big data sacrificando anche a costo di sacrificare la privacy digitale al fine di arrestare l’epidemia».
Nasce la task force ‘Prevenzione Covid-19’
E se per tutti valgono tre semplici ma necessarie misure di sicurezza come indossare la mascherina, lavare frequentemente le mani e mantenere le distanze , per le imprese le regole sono ancora maggiori: «E’ di questi giorni l’accordo regionale per la costituzione dei Comitati provinciali (Comitato paritetico della sicurezza per l’artigianato) ‘Cobis – Covid’ che hanno l’obiettivo di realizzare quanto previsto dai protocolli tra Governo e parti sociali per il contrasto e il contenimento del virus negli ambienti di lavoro. Inoltre per orientare e sostenere le attività in tutte le procedure per l’applicazione dei protocolli di sicurezza CNA Veneto ha dato vita alla task force ‘Prevenzione Covid-19’ – continua il segretario – In ogni sede territoriale infatti è presente un referente del servizio sicurezza in grado di aiutare e guidare le attività a conoscere e osservare al meglio i protocolli di contrasto e prevenzione alla diffusione del virus. L’invito che rivolgiamo dunque alle attività è di rivolgersi alla nostre sedi per continuare a garantire l’erogazione del servizio in piena sicurezza».