Smaltire i PFU: CNA al fianco dei gommisti. Negli scorsi mesi si è condivisa al tavolo tecnico PFU, presieduto dal Ministero, la necessità di implementare rapidamente la raccolta almeno fino al raggiungimento dell’extra target.
A seguito di questa decisione i principali Consorzi si sono impegnati a operare in tal senso. Purtroppo sono ancora nettamente presenti i segnali emergenziali, che molti gommisti ci stanno segnalando, e rimane un numero troppo alto di imprese alle quali non viene garantito il ritiro.
Alla luce di ciò, sta proseguendo l’interlocuzione tra i soggetti della filiera per la definizione di soluzioni più incisive. Nel frattempo però riteniamo fornire ai gommisti alcune indicazioni pratiche a supporto di una situazione di emergenza.
1. Innanzitutto, è fondamentale per fare richiesta di ritiro direttamente sui portali dei soggetti gestori. Il contatto con il trasportatore di zona il più delle volter non è risolutivo. Il trasportatore infatti interviene dopo aver ricevuto l’incarico di ritiro dal soggetto gestore.
2. E’ possibile fare la stessa richiesta anche a tutti i soggetti gestori autorizzati, in contemporanea, tanto prima di effettuare il ritiro il raccoglitore chiamerà l’impresa per avere conferma degli PFU in giacenza. L’elenco ufficiale delle forme di gestione PFU è presente sul sito del Ministero (MASE): CLICCA QUI. Li alleghiamo anche qui sotto in pdf.
3. Se i portali sono chiusi (cosa che non dovrebbe accadere visto che l’impegno preso con il Ministero e le associazioni è stato di garantire i portali sempre aperti) fare una foto e inviare segnalazioni a grasso@cna.it . La CNA invierà segnalazione al Ministero.
4. Procurarsi le prove su eventuali impossibilità di caricare le richieste (anche screenshot o foto) e dei relativi tempi di attesa maturati senza alcun ritiro. Sono prove che possono tornare utili in caso di controlli fatti in officina, a dimostrazione del corretto operare dell’impresa e della inadempienza del soggetto gestore.
Questi alcuni suggerimenti per gestire l’emergenza. Nel frattempo, CNA oltre al supporto ordinario, solleciterà la riapertura del tavolo istituzionale per la modifica normativa.