L’autoproduzione entra nel PNRR. Una nostra grande vittoria!

Accolte le proposte presentate dalla Confederazione. Il commento di CNA Veneto

Il Governo ha delineato le modifiche che intende apportare al PNRR relativamente ai finanziamenti di interventi finalizzati alla Transizione green e all’autoproduzione energetica recependo la proposta avanzata oltre un anno fa da CNA appunto per accelerare la capacità di messa a terra delle risorse nel rispetto delle scadenze del Piano.

Una grande vittoria che trasforma in realtà i sostegni per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sfruttando l’enorme potenziale offerto dalle piccole imprese. Ma soprattutto un’accelerazione verso il processo di sostenibilità per il quale le imprese private giocano un ruolo chiave a beneficio della intera economia del territorio e del Paese.

Ancora una volta – commenta il Presidente CNA Veneto Moreno De Col – è evidente il ruolo vitale delle Piccole e Micro imprese per l’economia del Paese e il ruolo trainante che la nostra regione potrebbe ricoprire in questa prospettiva grazie al patrimonio di capannoni dismessi senza ulteriore consumo di suolo. Come CNA Veneto ci muoveremo per sollecitare i decisori nazionali affinché questa proposta trovi attuazione anche nella semplificazione amministrativa, burocratica e fiscale. Tutto ciò può essere propedeutico per dare vita alle Comunità energetiche approvate dalla recente legge regionale n. 16/2022 sulla promozione dell’istituzione delle comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energia rinnovabile in azione collettiva sul territorio.»

Secondo le stime di CNA, su territorio nazionale si parla di 200 mila piccole e micro imprese che possono sviluppare una nuova potenza installata di quasi 9 Gwatt senza ulteriore consumo di territorio.

In Veneto, per quanto riguarda le potenzialità, secondo il Gestore Servizi Energetici vi sono 7.126 impianti fotovoltaici installati nel settore industriale (rilevamento fine 2022), dato che pone la regione al terzo posto in Italia dopo Lombardia (11 mila impianti) e Puglia (circa 8.800). Considerando che il censimento rileva in Veneto 92mila capannoni di cui circa 80 mila in attività e circa 11 mila dismessi si evince come la regione offra un potenziale di oltre 70 mila capannoni sui quali sarebbe possibile installare il fotovoltaico confermando ancora una volta il ruolo trainante che il Veneto potrebbe ricoprire a livello nazionale relativamente a questa iniziativa, grazie ad un tessuto economico pulsante di micro e piccole imprese e alla quantità di superficie inutilizzata.

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