Imprese artigiane, il futuro è nei giovani. Pubblicato il Bando della Regione Veneto Giovani Imprenditori Veneto 2024 che eroga contributi a fondo perduto al 30% alle imprese di Giovani Imprenditori e Imprenditrici, così da sostenere la nascita e la crescita di giovani realtà imprenditoriali. Beneficiarie di queste agevolazioni le micro, piccole e medie imprese dei settori dell’artigianato, industria, commercio e servizi in forma di imprese individuali i cui titolari abbiano età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni; le società e cooperative i cui soci, o chi detenga il capitale per almeno due terzi, siano al 60 percento di età compresa tra i diciotto ed i trentacinque anni. Il termine per la presentazione delle domande è il prossimo 19 marzo.
Ma qual è la situazione delle imprese giovani in Veneto?
Le imprese giovanili in Veneto sono 34.000 e rappresentano il 7,3% delle imprese presenti in regione. Un dato inferiore di quasi un punto e mezzo percentuale rispetto alla media nazionale (8,7%) e rispetto alle altre regioni prese in considerazione: Lombardia (7,9%), Campania (11,3%), Sicilia (10,1%) e Puglia (9,9%).
Anche le attività giovanili, come il restante tessuto imprenditoriale regionale, sono micro o piccole imprese, infatti l’88% non supera i 6 addetti; e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5%). I settori più giovani nella nostra Regione sono l’agroalimentare (dall’agricoltura, alle attività dell’artigianato alimentare fino alla ristorazione e turismo) e le costruzioni.
Le giovani artigiane e i giovani artigiani in Veneto sono 10.000, e rappresentano il 30% delle imprese giovanili.
Preoccupazioni
Sono numeri che non fanno stare tranquillo il Veneto. Analizzando la densità imprenditoriale, infatti, secondo le rilevazioni del 2022 ci sono solo 3,7 imprese ogni 100 abitanti giovani, un dato inferiore anche a quello della media nazionale che registra 4,2 imprese ogni 100 giovani.
Uno dei nodi cruciali è legato al passaggio generazionale. La conformazione del tessuto imprenditoriale veneto, infatti è per il 74% a controllo familiare; il 21,8% delle imprese con oltre 3 addetti, tra il 2013 e il 2023 ha affrontato il passaggio generazionale, al quale purtroppo sopravvive una impresa su quattro. La delicata fase del passaggio generazionale è quindi una delle cause principali che possono determinare la chiusura o la continuità di una impresa artigiana. E ancora, secondo l’Osservatorio Economia e Territorio di CNA Veneto, prosegue infatti il calo del numero di imprese attive in Veneto: negli ultimi quattro anni la regione ha perso quasi 8.300 imprese e rispetto a fine 2019 si osserva una flessione di 1,9 punti percentuali, molto al di sopra di quella totale italiana (-0,8%).
Lati positivi e spazio di manovra
Nonostante questo quadro, in Veneto un giovane su tre sogna ancora di fare l’imprenditore: la Generazione Z ci mette il cuore e l’idea, ma è necessario fare in modo che questo desiderio diventi possibile per ridare impulso e nuova linfa alle realtà imprenditoriali. A conforto va sottolineato che in Veneto le imprese giovanili calano meno: rispetto al 2019 il Veneto è stato infatti colpito in maniera minore dalla flessione delle imprese giovanili (-3%) rispetto a Campania (-9%), Sicilia (-11,8%) e Puglia (-7,3%). Insomma, lo spazio di manovra c’è, anche in considerazione del fatto che le società di capitali registrano una dinamica positiva: è in atto una ristrutturazione del tessuto imprenditoriale giovanile veneto. Dal 2020 post pandemia, questa dinamica è tornata a crescere nei due anni successivi.
«Come CNA – dichiara il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon – apprezziamo lo sforzo della Regione che introduce il bando per l’erogazione di contributi alle PMI giovanili, il cui sportello chiude il 19 marzo prossimo. Allo stesso tempo, sollecitiamo le istituzioni affinché venga elaborata una nuova modalità per trattare “la questione generazionale”: non solo misure di sostegno e incentivazione occasionali, ma un approccio di sistema in grado di cogliere e valorizzare gli orientamenti e le predisposizioni delle giovani generazioni e delle imprese giovanili, aiutandole nel loro percorso di nascita e sviluppo, e che riconosca loro lo status di protagonisti del cambiamento in atto.»
«Sappiamo bene quali siano i numeri delle perdite di giovani imprese e anche di giovani in fuga dal nostro territorio – chiosa Diego Stimoli, Presidente CNA Giovani Imprenditori Veneto –. Dobbiamo rimettere in campo una reale possibilità di aprire un’impresa per quelle ragazze e per quei ragazzi che abbiano una predisposizione verso il mondo imprenditoriale veneto e che, come molti nostri coetanei, si trovino in condizioni di incertezza e vulnerabilità. È necessario fornire a tutti i giovani che vogliono provare a mettersi in gioco e a fare impresa, gli strumenti e le conoscenze necessarie per farlo, così da poter dare loro l’opportunità di realizzare il loro sogno e di costruirsi un futuro.»
Per informazioni sul bando: https://cnaveneto.it/bando-giovani-imprenditori-veneto-2024/