Dal 10 al 29 maggio via alle domande!

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le disposizioni per la presentazione delle domande di ristoro delle rate di finanziamento e leasing per l’acquisto di mezzi nuovi di categoria M2 e M3 per le imprese esercenti servizi di trasporto commerciale di linea e di noleggio non soggetti a obblighi di servizio pubblico

Sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale numero 107 del 9/05/2022 le disposizioni per la presentazione, su piattaforma telematica CONSAP, delle domande di ristoro delle rate di finanziamento e leasing per l’acquisto di mezzi nuovi di fabbrica di categoria M2 e M3 per le imprese esercenti servizi di trasporto commerciale di linea e di noleggio non soggetti a obblighi di servizio pubblico. Il Decreto riguarda l’assegnazione di:

  • 50 milioni di euro per l’anno 2020 per il ristoro delle rate in scadenza, anche per effetto della dilazione, nel periodo 23 febbraio 31 dicembre 2020 per gli acquisti effettuati  dal 1 gennaio 2018 di autobus nuovi di fabbrica categoria M2 e M3 per le imprese di noleggio autobus con conducente; Allegato 1A.
  • 20 milioni di euro per l’anno 2021 per il ristoro delle rate in scadenza, anche per effetto della dilazione, nel periodo 23 febbraio 31 dicembre 2020 per gli acquisti effettuati  dal 1  gennaio 2018  di autobus nuovi di fabbrica categoria M2 e M3 per le imprese esercenti servizi di trasporto passeggeri di linea non soggetti a obblighi di servizio pubblico; Allegato 1B.

Le domande devono essere presentate dal 10 maggio e fino e non oltre il 29 maggio solo sulla piattaforma https://contributoacquistiautobus.consap.it utilizzando il format online e firmata digitalmente dal legale rappresentante. Nella domanda occorre riportare: dati dell’impresa e numero di iscrizione al REN; targa del veicolo acquistato dal 1 gennaio 2018 e relativa iscrizione al PRA; l’importo richiesto per il ristoro corrispondente all’ammontare complessivo delle rate di finanziamento o dei canoni di leasing, con scadenza compresa, anche per effetto di dilazione, tra  il  23  febbraio  2020  e  il  31  dicembre  2020,  risultanti  dalla documentazione di cui al comma 4, lettera a), afferenti l’acquisto di ciascun autobus; IBAN dell’impresa; l’impresa non presentava alla data del 31 dicembre 2019 le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell’art. 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014; non aver prodotto altra domanda per il ristoro delle medesime rate o canoni; per il fondo di cui all’art. 2, comma  2,  lettera  a),  che l’uso a favore di terzi in servizio di noleggio con conducente a  cui è adibito l’autobus, risulta dalla carta  di  circolazione, seppure provvisoria, o dal documento unico di circolazione (DUC); per il fondo di cui all’art. 2, comma  2,  lettera  b),  di essere in possesso di almeno uno dei titoli autorizzativi indicati al comma 3 del medesimo art. 2. Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti: il piano di ammortamento originario del  finanziamento  o  del leasing finanziario per ciascun autobus  acquistato,  in  vigore  nel periodo 23 febbraio – 31 dicembre 2020; fermo restando quanto previsto dall’art. 4, comma 9, le quietanze di pagamento delle rate o dei canoni di leasing o finanziamento, aventi scadenza tra il 23  febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020 oppure l’attestazione bancaria o della società’ locatrice, relativa all’ipotesi in cui l’impresa si sia avvalsa,  per ciascuna rata o canone di cui si chiede il ristoro, delle facoltà di cui  alle  disposizioni  individuate  dall’art.  3-bis  del   decreto attuativo, oppure di accordi intervenuti direttamente tra l’impresa e predetti soggetti; dichiarazione sostitutiva rilasciata dal rappresentante legale dell’impresa, ai sensi degli art. 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, in merito  alla tracciabilità dei flussi finanziari, ai sensi della legge 13  agosto 2010, n. 136, secondo l’allegato 2 al presente decreto; nel caso  in cui la misura del contributo richiesto sia superiore a 150.000 euro, le dichiarazioni sostitutive rilasciate, ai sensi degli articoli  46  e  47  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dai soggetti di cui all’art.  85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 in merito  alla non sussistenza delle cause di divieto, di  decadenza o di  sospensione previste dall’art. 67 del decreto legislativo 6  settembre  2011,  n. 159, secondo gli allegati 3A e 3B del decreto.

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