Con un comunicato stampa del 24 aprile l’Agenzia delle Entrate informa che sono stati erogati più di 4 miliardi di euro previsti dal Decreto Sostegni. In totale sono partiti 1 milione e 400mila bonifici a favore di aziende e lavoratori autonomi.
Le somme complessivamente erogate sono pari a 4.067.905.221 euro, di cui 3.945.709.195 con accredito diretto sul conto corrente dei beneficiari, mentre 122.196.026 euro sono stati richiesti dai contribuenti sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione.
Contributi erogati in Veneto
Con una nota del 16 aprile l’Agenzia delle Entrate chiarisce che a 16 giorni dall’apertura del canale telematico per l’invio delle domande, i pagamenti eseguiti a favore di imprese e lavoratori autonomi sono più di un milione, per un importo complessivo che supera i 3 miliardi di euro (3.045.127.656 euro). Rispetto all’importo totale, circa 625 milioni di euro hanno raggiunto gli esercenti del commercio all’ingrosso e al dettaglio di autoveicoli e motocicli, 608 milioni sono stati destinati alle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, 336 milioni a quelle manifatturiere, 324 milioni al settore dell’edilizia.
Sono 987.616 le istanze di contributo a fondo perduto per le quali è stato già inviato l’ordine di accredito sul conto corrente. A queste si i aggiungono i 22.269 contributi riconosciuti in forma di crediti di imposta da utilizzare in compensazione, per un totale di 1.009.885 contributi erogati. L’importo complessivo liquidato supera quota 3 miliardi di euro destinato alle partite Iva che hanno presentato la domanda sulla piattaforma informatica entro il 12 aprile 2021.
Sul totale dei soggetti richiedenti, 75.575 svolgono la loro attività in Veneto. Nella seguente tabella sono riportati i dettagli delle attività, il numero di domande e gli importi dei bonus.
Istanze di richiesta | Importo Bonus | |
A – Agricoltura, silvicoltura e pesca | 35.825 | 80.837.987 |
B – Estrazione di minerali da cave e miniere | 274 | 2.942.601 |
C – Attività manifatturiere | 64.440 | 336.099.634 |
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata | 1.242 | 4.299.593 |
E – Fornitura di acqua-reti fognarie, attivita’ di gestione dei rifiuti e risanamento | 770 | 6.009.988 |
F – Costruzioni | 95.274 | 324.896.696 |
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli | 199.018 | 625.449.152 |
H – Trasporto e magazzinaggio | 25.549 | 92.369.046 |
I – Attivita’ dei servizi di alloggio e di ristorazione | 136.527 | 608.616.912 |
J – Servizi di informazione e comunicazione | 25.790 | 63.584.988 |
K – Attivita’ finanziarie e assicurative | 11.130 | 16.986.076 |
L – Attivita’ immobiliari | 29.175 | 120.352.376 |
M – Attivita’ professionali, scientifiche e tecniche | 180.467 | 288.413.038 |
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese | 46.022 | 194.852.622 |
O – Amministrazione pubblica e difesa-assicurazione sociale obbligatoria | 61 | 175.367 |
P – Istruzione | 15.241 | 26.420.148 |
Q – Sanita’ e assistenza sociale | 53.633 | 71.137.754 |
R – Attivita’ artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento | 30.040 | 88.152.859 |
S – Altre attivita’ di servizi | 59.155 | 93.094.178 |
T – Attivita’ di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico-produzione di beni | 11 | 17.411 |
Z – Assente / Non disponibile | 241 | 419.230 |
Codice Attività | 1.009.885 | 3.045.127.656 |
In attesa del Sostegni bis. Le richieste di CNA
Il Governo fa sapere che con il prossimo intervento di sostegno si rafforzeranno gli aiuti alle aziende e alle partite Iva colpite dalla crisi. Ci saranno misure per coprire i costi fissi, come affitti e bollette, nonché interventi per favorire il credito e la liquidità e rinvii ed esenzioni delle tasse. Ci saranno anche risorse in più per i giovani e per gli enti territoriali.
Sul Decreto Sostegni bis CNA quindi si attende il rafforzamento degli aiuti agli autonomi e alle imprese più impattate dalle chiusure. Un aiuto fatto di contributi sulle spese fisse e annullamento delle tasse scollegate dal reddito. Un decreto che proroghi il sistema di garanzie pubbliche sui prestiti alle piccole e medie imprese ed estenda anche la moratoria sui crediti. Condividiamo quindi l’impegno a prorogare le misure in scadenza al 30 giugno, almeno sino alla fine dell’anno, e sostenere la rinegoziazione delle esposizioni bloccate con la moratoria, ma serve altresì una maggiore flessibilità del quadro regolamentare europeo.
Per il Decreto Sostegni bis, o Decreto Imprese, si parla di un nuovo criterio per i ristori. In particolare, gli indennizzi non saranno più parametrati al solo fatturato ma anche ad altre voci di bilancio, come ad esempio l’imponibile fiscale (o l’utile lordo). Per le tempistiche si parla del mese di maggio: bisogna fare in fretta.