CNA FITA Veneto: “Gli autotrasportatori non possono farsi carico delle inadempienze della committenza: si faccia chiarezza”

“In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, l’autotrasporto non può lavorare anche sotto la costante minaccia di pesanti sanzioni, a causa di una inusitata interpretazione delle norme da parte degli organi di controllo.” CNA Fita intende tutelare tutti quegli imprenditori che continuano a svolgere la loro attività come previsto dalle disposizioni del Governo.

Il DPCM del 22 marzo 2020, cosiccome il successivo Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 25 marzo u.s., hanno ribadito che il trasporto merci può proseguire senza limitazioni ma stanno emergendo interpretazioni difformi circa il trasporto di prodotti realizzati delle imprese per le quali è sospeso il ciclo produttivo non rientrando nelle attività essenziali.

“Il mittente è l’unico soggetto – sottolinea CNA Fita del Veneto – a cui vanno imputati eventuali danni o sanzioni derivanti dalla irregolare, inesatta o omessa consegna di documenti che giustifichino la conformità del trasporto alle misure restrittive introdotte per contenere e debellare il virus”.

Come nel caso del trasporto persone per i conducenti di taxi, NCC ed autobus, così anche nel trasporto merci, gli autotrasportatori non possono essere chiamati a verificare la conformità dell’autodichiarazione del cliente o farsi carico del controllo dei corretti adempimenti delle imprese committenti. “E’ fondamentale – conclude CNA Fita del Veneto – che il Governo faccia chiarezza al più presto”.

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