Il Nuovo Piano Transizione 4.0 รจ un investimento di 24 miliardi, un credito d’imposta su beni tecnologicamente avanzati. ร una misura che ha il duplice obiettivo di stimolare gli investimenti privati e di dare stabilitร e certezze alle imprese in quanto l’effetto arriva fino a giugno 2023.
Soggetti ammessi al Piano Transizione 4.0
I soggetti ammessi al Piano Transizione 4.0 sono: i contribuenti titolari di reddito dโimpresa residenti in Italia, gli esercenti arti e professioni (limitatamente ai beni tradizionali), le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, gli enti non commerciali, i soggetti aderenti al regime fiscale di vantaggio, i soggetti aderenti al regime forfetario, le imprese agricole e le imprese marittime.
I soggetti esclusi sono le imprese in stato di crisi e le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
Beni strumentali materiali e immateriali nuovi strumentali allโesercizio dโimpresa
Per quanto riguarda i crediti di Transizione 4.0 sui beni tecnologicamente avanzati si fa riferimento agli Allegati A e B, che sono annessi alla legge 232 del 2016 (che trovi alla fine della pagina). I beni esclusi sono:
- Veicoli a deducibilitร limitata, i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti e quelli esclusivamente strumentali allโattivitร di impresa e di uso pubblico;
- beni materiali strumentali con coefficiente di amm.to < 6,5%;
- fabbricati e costruzioni;
- beni particolari per imprese del settore energia, acqua, trasporti aerei, ecc;
- beni gratuitamente devolvibili settore energia, acqua, trasporti, infrastrutture, poste, telecomunicazioni, ecc.
Compensazione
Il credito dโimposta รจ utilizzabile esclusivamente in compensazione in F24. Sono previste 3 quote annuali di pari importo. Tutto ciรฒ a decorrere dallโanno di entrata in funzione dei beni. Per i soggetti con volumi di ricavi/compensi inferiori a 5 mln, il credito dโimposta รจ utilizzabile in compensazione in unโunica quota annuale.
Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (ex iper)
I beni ammessi sono i beni compresi nellโAllegato A alla legge 232 del 2016. Sono compresi:
- macchine e impianti di produzione: beni strumentali il cui funzionamento รจ controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
- macchine e sistemi impiegati per il controllo del prodotto o del processo: sistemi per lโassicurazione della qualitร e della sostenibilitร ;
- sistemi interattivi: dispositivi per lโinterazione uomo macchina e per il miglioramento dellโergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica ยซ4.0ยป.
Tutti i beni dellโAllegato A devono soddisfare il requisito dellโinterconnessione al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Lโagevolazione decorre dal periodo dโimposta in cui il bene รจ interconnesso.
Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati
I beni ammessi sono i beni compresi nellโAllegato B alla legge 232 del 2016. Sono compresi software, sistemi, piattaforme e applicazioni idonei a interconnettere i beni. Ad esempio:
- progettazione, modellazione 3D del processo produttivo;
- progettazione e ri-progettazione dei sistemi produttivi che tengano conto dei flussi dei materiali e delle informazioni;
- sistemi SCADA, sistemi MES, sistemi CMMS;
- applicazioni di Artificial Intelligence & Machine Learning.
Tutti i beni dellโAllegato B devono soddisfare il requisito dellโinterconnessione al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Lโagevolazione decorre dal periodo dโimposta in cui il bene รจ interconnesso.
Documentazione
Gli oneri documentali per i beni 4.0 sono: la perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o un perito industriale iscritti nei relativi Albi oppure lโattestato di conformitร rilasciato da un ente certificatore accreditato. In alternativa, una autodichiarazione del legale rappresentante (per i beni < 300.000 euro).
Per consentire al Ministero dello sviluppo economico di acquisire le informazioni necessarie per valutare lโandamento, la diffusione e lโefficacia delle misure agevolative le imprese che si avvalgono di tali misure effettuano una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico. Un decreto del MISE approverร modello, modalitร e termini di invio.