Contributi imprese vitivinicole. Come CNA Agroalimentare Veneto vogliamo segnalare che il decreto ministeriale n. 635212 del 02/12/2024, pubblicato dal Masaf, introduce un sostegno per investimenti nel settore vitivinicolo per la campagna 2025/2026, mirato a migliorare la competitività delle imprese. Gli investimenti possono essere materiali o immateriali e riguardano impianti di trattamento, infrastrutture vinicole e strumenti di commercializzazione del vino.
Le imprese in difficoltà sono escluse dal sostegno, che copre fino al 40% delle spese per le PMI.
Le domande devono essere presentate entro il 30 aprile 2025 e gli investimenti devono restare di proprietà del beneficiario per almeno cinque anni.
In dettaglio, si tratta delle disposizioni nazionali di attuazione dell’articolo 58, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio e ss. mm. e ii. per quanto riguarda l’applicazione dell’intervento settoriale vitivinicolo investimenti.
Beneficiarie della misura sono le imprese di cui all’ articolo 5, la cui attività sia almeno una delle seguenti:
a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci anche ai fini della sua commercializzazione,
c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino, conferito dai soci e/o acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione; sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;
d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.
Contributi imprese vitivinicole
Il sostegno per gli investimenti materiali o immateriali realizzati da micro, piccole o medie imprese è erogato nel limite massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta.
Il limite massimo è ridotto al 20% della spesa effettivamente sostenuta qualora l’investimento sia realizzato da una impresa classificabile come intermedia ovvero che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo sia inferiore ai 200 milioni di euro.
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