Bonus barriere architettoniche 75%, cosa cambia nel 2024. Prime indicazioni sul DL 212/2023 da parte di CNA Serramenti e Infissi.
Il 29 dicembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL n. 212/2023 che ha rivisto la normativa del superbonus 110% e ha fortemente ridimensionato il bonus barriere architettoniche.
Cos’è il bonus barriere architettoniche
Il bonus barriere architettoniche è stato l’unico, tra i bonus minori, che ha consentito la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, con una aliquota più alta dei bonus minori (75%) e una detraibilità in 5 anni.
La legge di Bilancio 2022 nel disegnare il bonus barriere ha, infatti, tenuto le maglie molto larghe prevedendo una sola condizione: il rispetto dei requisiti previsti dal Decreto del Ministro dei Lavori pubblici del 14 giugno 1989, n. 236. Non vi è dubbio che la norma ha lasciato ampi spazi di interpretazione e nei fatti questo bonus, in assenza di requisiti soggettivi specifici e di un progetto complessivo di accessibilità delle abitazioni, è risultato il più conveniente.
Bonus barriere architettoniche 75%, cosa cambia nel 2024
Oggi l’intento del legislatore, come evidenziato nella relazione illustrativa del DL, è quello di evitare comportamenti abusi e opportunistici.
Dal 1° gennaio 2024 il beneficio fiscale viene circoscritto agli interventi aventi ad oggetto le scale, le rampe e l’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, eliminando dall’ambito oggettivo di applicazione gli interventi relativi alla sostituzione di serramenti e infissi.
La norma, comunque, prevede una clausola di salvaguardia. Pertanto, il bonus barriere architettoniche per la sostituzione di serramenti e infissi continua a trovare applicazione per quei lavori per i quali, prima del 29 dicembre 2023, risulta presentata la richiesta del titolo abilitativo, se necessario, oppure per gli interventi per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo ma, siano già iniziati i lavori, oppure, è già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori ed è stato versato un acconto sul prezzo.
Come CNA evidenzieremo, comunque, in fase di conversione del Decreto le criticità del provvedimento, soprattutto il fatto che le continue modifiche normative generano confusione e incertezza sul mercato.
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