Fondo per la filiera della ristorazione

Fondo per la filiera della ristorazione, c’è tempo fino al 15 dicembre

Ecco come presentare la domanda e alcune FAQ sulla procedura

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha emanato un provvedimento che stabilisce i requisiti, i criteri e le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto destinato alle imprese del settore ristorazione per l’acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari, e prodotti vitivinicoli. Lo scopo del Fondo per la filiera della ristorazione, per il quale il Dl Agosto aveva stanziato 600 milioni di euro per il 2020, è quello sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione ed evitare gli sprechi alimentari attraverso l’utilizzo ottimale delle eccedenze anche causate da crisi di mercato. Per fare richiesta la data ultima del 28 novembre è stata prorogata fino al 15 dicembre grazie alle richieste di CNA Agroalimentare.

Soggetto gestore

Il soggetto gestore del fondo è Poste italiane S.p.a., la quale avrà la responsabilità di acquisire le domande, effettuare le valutazioni e, successivamente all’autorizzazione del Ministero, provvedere al pagamento.

Beneficiari del Fondo per la filiera della ristorazione

Possono accedere al contributo le imprese con codice ATECO prevalente 56.10.11 (ristorazione con somministrazione), 59.29.10 (mense) e 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale), 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), 56.21.00 (catering per eventi), e limitatamente alla somministrazione di cibo, il codice 55.10 (alberghi).

Il contributo è concesso alle imprese che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o a quelle già attive prima di tale data qualora il fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.

Entità del contributo

Per ciascun beneficiario il contributo potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino ad un massimo di 10.000 euro, esclusa l’IVA.

Requisiti relativi all’acquisto prodotti agroalimentari

Per accedere al contributo, il richiedente deve aver acquistato, dopo il 14 agosto 2020, prodotti agroalimentari, inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura.

Per le finalità dell’istituto, il richiedente deve aver acquistato prodotti rientranti nelle seguenti categorie:

– prodotti da vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli;

– prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito. 
Sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco (derivanti dal settore apistico, cerealicolo, olivicolo, pataticolo, vitivinicolo, zootecnico, …). La finalità di evitare gli sprechi alimentari è assolta con l’acquisto delle produzioni di cui all’Allegato 1 al presente decreto.

Il Soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno 3 differenti tipologie di prodotti agroalimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale.

Richiesta del contributo

L’impresa di ristorazione può presentare la domanda di contributo attraverso il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o attraverso gli sportelli di Poste Italiane.
Dovrà essere allegato alla domanda anche copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno, effettuato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale. 
Alla domanda è allegata la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta dal legale rappresentante o da suo delegato, concernente:
1.gli aiuti complessivamente percepiti in regime “de minimis” o “de minimis agricolo” nell’ultimo triennio, incluso l’anno della domanda;
2.il calcolo dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 che deve essere inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 o che il richiedente ha avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019;
3.l’iscrizione dell’attività al registro delle imprese con codice ATECO prevalente;
4.l’insussistenza delle condizioni ostative di cui all’art. 67 del d.l. 159 del 2011 (cioè di non aver subito un provvedimento definitivo di prevenzione antimafia).
5.ogni altra richiesta presente nella modulistica predisposta da Poste Italiane.
L’impresa richiedente provvede a fornire i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l’effettivo acquisto e la consegna dei prodotti agroalimentari, anche non quietanzati.

Istruttoria e concessione del contributo

Poste Italiane trasmette al Ministero l’elenco dei potenziali beneficiari. Il Ministero, nei limiti delle risorse disponibili e sulla base dei requisiti richiesti, determina il contributo erogabile a ciascun beneficiario. Oltre all’importo minimo di 1.000 euro, saranno ripartite le risorse residue tra i Soggetti beneficiari, fino al raggiungimento del tetto massimo (10.000 euro). Qualora il totale dei contributi richiesti ecceda le risorse disponibili, il Ministero procederà alla determinazione della misura del contributo concedibile in misura percentualmente proporzionale agli acquisti documentati.

Il Ministero, dopo aver effettuato i controlli sui requisiti, autorizza la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane.
Entro 15 giorni dall’anticipo, il soggetto beneficiario presenta a Poste Italiane la quietanza di pagamento degli acquisti, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda.
Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso. 

Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rileva altresì ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, e non concorre alla formazione del valore della produzione netta di cui al d.l. n. 446 del 1997. Non è cumulabile con il Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici.

Controlli e sanzioni

Il Ministero, mediante il proprio Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), effettua a campione, nel limite minimo del 5% delle domande, le verifiche relative ai requisiti soggettivi e a quelli relativi ai prodotti acquistati.
L’indebita percezione del contributo, oltre a comportare il recupero dello stesso, è punita con la sanzione amministrativa pari al doppio del contributo non spettante.

Per maggiori informazioni, contattare: bottaro@cnaveneto.it

Fondo Ristorazione – FAQ

Trovi qui le risposte alle domande più frequenti sul Fondo Ristorazione

  • Da quando è possibile presentare le domande? Le domande possono essere presentate online dal 15 novembre e dal 16 novembre da Ufficio Postale.
  • Quali sono i termini per la presentazione delle domande? È possibile presentare le domande sul portale web fino alle 23.59 di sabato 28 novembre, fino all’orario di chiusura dell’Ufficio Postale prescelto.
  • Ci sarà un click day? No, in quanto l’ordine di presentazione non dà diritto ad alcuna precedenza sulla erogazione del contributo. Prenditi il tempo necessario al recupero della documentazione richiesta prima di presentare la domanda.
  • A quanto ammonta il contributo per ogni impresa richiedente? Il contributo va da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 10.000 euro, Iva esclusa. Se le richieste saranno superiori alle risorse stanziate, queste saranno distribuite fra i richiedenti in misura percentualmente proporzionale.
  • Quali sono le informazioni previste nel modulo di domanda? Il modulo si compone di quattro sezioni: – dati identificativi dell’impresa e anagrafici del rappresentante legale; – perdita di fatturato; – prodotti acquistati; – sottoscrizione dichiarazioni.
  • Quali sono i punti di attenzione per la compilazione dei dati relativi all’impresa richiedente? Assicurati che: – il Codice Fiscale sia quello indicato nella Visura Camerale; – il Codice Ateco prevalente sia aggiornato e corrisponda a quelli previsti nel Decreto Ministeriale. La mancata rispondenza dei suddetti controlli determinerà il rigetto della domanda; – il Codice IBAN sia intestato all’impresa richiedente. In caso di difformità verrà inviata una PEC con richiesta di modifica entro 10 giorni dal ricevimento della richiesta.
  • Cosa si intende per prodotto “prioritario”? Sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco. Entrambi sono riportati nella tabella prodotti con il Codice Categoria Valorizzazione del Territorio i primi con codice DOCIGP, i secondi con codice che inizia per RS (Rischio Spreco).
  • Cosa si intende per prodotto “principale”? Per prodotto principale s’intende la categoria di prodotto (es vino, latte, prodotti di salumeria, carni) che ha generato la spesa maggiore; non deve superare il 50% della spesa totale massima ammissibile, quindi mai superiore a 5.000€.
  • Cosa si intende per “totale importo spesa per cui si chiede il contributo”? È la somma degli importi spesi per l’acquisto dei prodotti inseriti nel modulo o nel form web. Tale valore deve essere ricompreso tra 1.000 euro e 10.000 euro. Il valore associato a ulteriori prodotti eccedenti tale soglia saranno irrilevanti ai fini del calcolo del contributo. Solo nel caso di presentazione tramite modulo cartaceo: qualora il numero di prodotti per cui si chiede il contributo fosse superiore ai 3 previsti nel modulo, in questo campo va inserito il valore totale di tutti i prodotti che concorrono alla definizione del contributo.
  • Cosa devo inserire nel campo “€” (modulo cartaceo) / “Importo per il prodotto indicato” (form web)? In questo campo va inserito l’importo speso per ciascuno dei tre prodotti inseriti, il cui dettaglio è specificato nella/e fattura/e allegate.
  • Cosa indica il flag relativo alla dichiarazione che il totale delle fatture è stato quietanzato? Il flag indica che tutte le fatture, al momento della presentazione della domanda, sono state tutte quietanzate. Diversamente, qualora tutte o alcune delle fatture inserite non lo fossero, il flag non va apposto.
  • Quando e come posso effettuare il pagamento del corrispettivo di 30€? Per le domande presentate via portale il pagamento avviene all’atto dell’invio della pratica completa mediante pagamento online. Nel caso di pagamento tramite Ufficio Postale è possibile pagare contestualmente alla presentazione della domanda, utilizzando un “bollettino bianco”.
  • Quante domande posso presentare? Ogni impresa richiedente (associata ad un CF/P.IVA) può presentare una sola domanda.
  • Come si compila il bollettino bianco? Il bollettino bianco va compilato inserendo le seguenti informazioni: – numero conto corrente destinatario (“Sul c/c n.”) 32025009; – importo versamento in numeri (di Euro) 30; – importo versamento in lettere (“importo in lettere”) trenta; – intestazione (“intestato a”) POSTE ITALIANE SPA PORTALE DELLA RISTORAZIONE; – causale “presentazione domanda fondo per la filiera della ristorazione”.
  • Ci sono limiti al numero di tipologie di prodotti acquistabili? Il beneficiario deve aver acquistato 3 differenti tipologie di prodotti agricoli o alimentari previsti nella “Tabella Prodotti”. Il mancato rispetto di questo requisito determina il rigetto della domanda.
  • Chi può richiedere il contributo? Possono accedere al contributo le imprese con codice ATECO prevalente definito dal Decreto Ministeriale dichiaranti che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019. Questo criterio non si applica alle aziende che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019.
  • Quali sono gli acquisti per cui può essere richiesto il contributo? Il contributo è riconosciuto per gli acquisti, effettuati dopo il 14 agosto 2020 e comprovati da idonea documentazione fiscale, di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio. Per prodotti di filiere alimentari si intendono anche i prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
  • Posso far presentare la domanda ad un delegato? No, la domanda deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa richiedente il contributo.
  • Di quali documenti ho bisogno per presentare la domanda da Ufficio Postale? – Documento di identità; – copia dei documenti fiscali certificanti gli acquisti nelle categorie previsti dal Decreto ossia fatture e documenti di trasporto; – dichiarazione sostitutiva di certificazione della persona che ha presentato la domanda quale legale rappresentante dell’impresa richiedente; – quietanze associate ai documenti fiscali; – copia della Visura Camerale in corso di validità; – ricevuta di pagamento dei 30 € relativi al servizio effettuato tramite bollettino bianco sul c/c n. 32025009 intestato a POSTE ITALIANE SPA PORTALE DELLA RISTORAZIONE. Ti consigliamo di pagare il bollettino contestualmente alla presentazione del plico contenente la domanda ed i relativi allegati.
  • Quali sono i codici ATECO prevalenti previsti dal Decreto Ministeriale? I codici ATECO prevalenti previsti da Decreto sono i seguenti: 56.10.11 – ristorazione con somministrazione; 56.29.10 – mense; 56.29.20 – catering continuativo su base contrattuale; 56.10.12 – attività di ristorazione connesse alle aziende agricole; 56.21.00 – catering per eventi, banqueting; 55.10.00 – alberghi, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.
  • Quali sono le modalità per presentare la domanda? La domanda può essere presentata digitalmente accedendo al Portale della Ristorazione www.portaleristorazione.it o di persona, presso un Ufficio Postale.
  • Di cosa ho bisogno per presentare la domanda dal Portale? – Identità digitale SPID; – copia dei documenti fiscali certificanti gli acquisti nelle categorie previsti dal Decreto ossia fatture e documenti di trasporto; – quietanze associate ai documenti fiscali; – copia della Visura Camerale in corso di validità.
  • Quando vanno presentate le quietanze? La Dichiarazione di pagamento tracciabile o Modulo di Quietanza deve essere presentata o contestualmente alla presentazione della domanda o, al massimo, entro 15 giorni dall’anticipo, pari al 90% del contributo richiesto.
  • Cosa si intende per quietanza e come va dimostrata? Per quietanza s’intende l’evidenza che il creditore rilascia al debitore circa l’avvenuto pagamento della fattura. Per le fatture che presentano l’apposizione di un timbro o altra evidenza attestante l’avvenuta quietanza è necessario abbinare alle stesse il modulo Dichiarazione di pagamento tracciabile. Per le fatture che non presentano l’apposizione di un timbro o altra evidenza attestante l’avvenuta quietanza è necessario utilizzare il Modulo di quietanza.
  • Vorrei sapere a che punto è la mia pratica. Per le imprese richiedenti che hanno effettuato la domanda on line sarà possibile consultare l’aggiornamento della pratica direttamente sul Portale. Per tutte le imprese richiedenti sarà comunque disponibile un canale telefonico dedicato (numero verde 800.122.160, gratuito da rete fissa e mobile, disponibile dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20), con scelta IVR. In questo caso il richiedente dovrà identificarsi con l’ID Pratica.
  • Come trasmetto le fatture e le quietanze di pagamento? Se la domanda è stata presentata online possono essere trasmesse direttamente tramite il Portale. Per le domande presentate allo sportello è necessario inviare la documentazione al seguente indirizzo di PEC bonusristoratori-quietanze@pec.posteitaliane.it indicando nell’oggetto le seguenti informazioni: “Numero pratica ##### – Integrazione quietanza”. In alternativa possono anche essere presentate contestualmente alla domanda.
  • Se acquisto tre tipologie di vino (esempio un vino generico, uno DOP, e uno biologico) queste sono considerate tre tipologie di prodotto? No. È la stessa tipologia di prodotto “vino”. Per tipologie di prodotto diverse si intendono tre categorie merceologiche differenti.
  • Cosa si intende per filiera nazionale integrale? Si intendono i prodotti agroalimentari che sono ottenuti interamente a livello nazionale dalla materia prima, alla lavorazione fino al prodotto finito.
  • È possibile indicare come prodotto anche alcolici diversi dal vino e dalla birra? Si è possibile indicando nel campo “Tipologia prodotti” “Altri prodotti agricoli e alimentari non menzionati nell’elenco – codice 19”.
  • È possibile richiedere il contributo allegando fatture pagate in contanti, se le stessa hanno importo inferiore a 2.000 euro? Si, i pagamenti sotto la soglia di 2.000 euro sono consentiti come previsto dalla normativa vigente sulla tracciabilità dei pagamenti (DL 124/2019) qualora le fatture siano presentate già quietanzate in fase di presentazione della domanda.
  • Gli importi relativi ai Prodotti e al Totale Importo spesa per cui si chiede il contributo devono essere indicati con o senza IVA? Gli importi relativi ai Prodotti e al Totale Importo spesa per cui si chiede il contributo devono essere sempre indicati senza IVA.
  • Le fatture oggetto di accesso al fondo possono includere anche fatture ricevute dopo il 15 novembre e fino al 28 novembre data di scadenza della domanda? Si, possono essere allegate anche fatture ricevute dopo il 15 novembre e fino al 28 novembre, anche se non già quietanzate. Ovviamente il soggetto richiedente può presentare fatture fino alla data di presentazione della sua domanda.
  • Come è dimostrabile e cosa occorre esibire per dar prova che il prodotto oggetto di contributo sia nella categoria DOP, IGP, Vendita Diretta, Filiera Nazionale Integrale o 100% Italiano? Il requisito è autodichiarato nella domanda compilando il campo “Categoria valorizzazione del territorio”. Di conseguenza è sufficiente che le fatture riportino la tipologia prodotto (p.e. Pasta, Riso, ecc.) senza che siano presenti altri dettagli. Esempio: se ho acquistato pasta secca con grano 100% italiano inserirò nel campo “tipologia prodotti” il “codice 01- Pasta alimentare” e nel campo “Categoria valorizzazione del territorio” il “codice RS11”. La fattura dovrà contenere l’evidenza del prodotto “pasta” e nessun altro dettaglio.
  • Posso inserire prodotti che non siano DOP, IGP, Vendita Diretta, Filiera Nazionale Integrale o 100% Italiani? Si è possibile inserire anche altri prodotti indicando nel campo “Categoria valorizzazione del territorio” il codice “NCM: Nessuna delle categorie menzionate” presente nella “Tabella Prodotti”.

Fondo ristorazione: istruzioni per la documentazione integrativa quietanze

Se riscontri problemi nel completamento della procedura, consulta qui il nostro articolo aggiornato al 10 marzo 2021.

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