A Venezia fino al 31 luglio 2020 va in scena Venice Fashion Week Digital, un progetto per promuovere la Venezia dell’artigianato e della creatività con un calendario aperto di eventi online, backstage, performance dal vivo e passeggiate attraverso le vie della moda, nei luoghi più belli della città. L’evento nasce con il patrocinio e la collaborazione del Tavolo Veneto della Moda di cui fa parte CNA Veneto, del Comune di Venezia e dell’Associazione Piazza San Marco.
Nell’evento di apertura, venerdì 12 giugno, si è tenuta la presentazione della capsule collection di Tiziano Guardini, ecodesigner vincitore del Green Carpet Fashion Award, nata dalla collaborazione con l’antica Tessitura Luigi Bevilacqua di Venezia, e realizzata da nove aziende artigiane, tra cui alcuni associati di CNA Veneto, del settore moda. La presentazione si è svolta a porte chiuse negli spazi dell’hotel St. Regis Venice a San Marco che il pubblico ha scoperto per la prima volta nella visita online.
Come partecipare alla Venice Fashion Week
Attraverso i canali Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter e YouTube di Veneziadavivere.com e Venicefashionweek.com il pubblico online ha la possibilità di entrare nei backstage, assistendo in prima fila alla realizzazione di performance, shooting fotografici e fashion film. E’ possibile inoltre dialogare con gli stilisti, acquistare i prodotti online, assistere alla creazione di un prodotto artigianale, scoprire le location più belle della città.
Il programma degli eventi di giugno e luglio prevede una passeggiata con fotografi e instagramer alla scoperta della storia della moda a Venezia e delle nuove tendenze di stile, la realizzazione di un fashion film, una sfilata all’aperto, diversi momenti di moda e fotografia e una performance tra arte del vetro, moda e tecnologia per i giorni del Redentore. Le date vanno in relazione alle aperture delle attività ricettive e alle nuove disposizioni di legge e si possono consultare dal canale Instagram, dal web e dai social di Venicefashionweek e Veneziadavivere.
Foto di Marta Formentello.
