“Quella di oggi (26 agosto 2021 ndr) è stata una riunione molto positiva, che conferma la collaborazione che abbiamo avuto negli ultimi mesi con i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome. Sono stati definiti i prossimi passi per potenziare i servizi di trasporto pubblico locale come richiede la fase che stiamo affrontando”.
Così il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, a margine dell’incontro con i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome per definire i molteplici aspetti necessari per organizzare al meglio il servizio di trasporto pubblico locale in vista della riapertura delle scuole e della ripresa delle attività, a cui ha partecipato anche la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini.
Nell’incontro – spiega una nota diffusa dal Mims (ex Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture) – è stato concordato che entro il 2 settembre le Regioni rivedranno e aggiorneranno i loro piani per la gestione del Tpl e per i servizi aggiuntivi che metteranno in campo sulla base delle indicazioni dei Tavoli prefettizi, a valere sulle risorse (oltre 600 milioni di euro) rese disponibili dal Governo per il secondo semestre del 2021.
Alla fine di settembre sarà poi condotta una verifica sull’attuazione dei piani, anche in vista della predisposizione della legge di bilancio per il 2022. Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema del ripristino dei controlli sul rispetto delle regole per ridurre il rischio di contagio, ripristino contenuto nelle linee guida concordate. A tale proposito il ministro Giovannini ha ricordato che le risorse messe a disposizione del trasporto pubblico locale potranno essere utilizzate anche per coprire eventuali costi aggiuntivi legati a tali attività, che saranno indicate nei piani inviati dalle Regioni. La prossima settimana verranno anche definite le procedure necessarie per verificare che tutti gli operatori delle diverse forme di trasporto adottino iniziative adeguate per una piena e puntuale attuazione delle linee guida.
La CNA Fita del Veneto, più volte sollecitata dalle Imprese aderenti del settore che, ad oggi, nulla di ufficiale hanno ricevuto dalle Istituzioni, pur rilevando che i “tempi sono incredibilmente stretti” per predisporre eventuali interventi, ribadisce come sia sempre a disposizione per collaborare e per favorire, riproponendolo, quanto già fatto nel recente passato con la messa disposizione di qualche centinaio di bus privati ad integrazione dei parchi veicolari delle Aziende autorizzate al servizio del trasporto pubblico locale nel Veneto.