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Transizione 5.0 e autoproduzione, un grande successo della CNA per le piccole imprese

Tutti i dettagli del Decreto PNRR


L’autoproduzione di energia per le piccole imprese diventa realtà. Un grande successo della nostra Confederazione che ha presentato oltre due anni fa un articolato progetto per favorire l’installazione di piccoli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un progetto a beneficio del tessuto produttivo e quindi dell’Italia, capace di coniugare gli obiettivi dell’efficienza energetica, di riduzione del costo delle bollette e dell’innovazione tecnologica. Ma la proposta della CNA, recepita nel decreto Pnrr, mette in risalto un’altra indicazione che la nostra confederazione sollecita da tempo: coinvolgere pienamente il sistema delle imprese per utilizzare le ingenti risorse del Pnrr. Solo così sarà possibile centrare l’ambizioso obiettivo di investire oltre 220 miliardi di euro entro la scadenza del 2026.

Su questi presupposti CNA esprime un giudizio molto positivo sul programma Transizione 5.0, inserito nel decreto Pnrr, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che consentirà una accelerazione degli investimenti da parte delle imprese su innovazione ed efficienza energetica. Il sistema di incentivi attiverà oltre 15 miliardi di euro di investimenti da parte delle imprese di ogni settore e dimensione contribuendo così a ridare slancio alla congiuntura economica e conseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale.

5.0 e autoproduzione, l’art. 38 del Decreto PNRR

Le aliquote del Piano Transizione 5.0, che contiene anche l’autoproduzione di energia, sono così definite:

  • Se l’investimento porta ad una riduzione non inferiore al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva (o ad una riduzione non inferiore al 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento) si ha il 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • se l’investimento porta ad una riduzione superiore al 6% dei consumi energetici della struttura produttiva (o ad una riduzione superiore al 10% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento) si ha il 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • se l’investimento porta ad una riduzione superiore al 10% dei consumi energetici della struttura produttiva (o ad una riduzione superiore al 15% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento,) si ha il 45% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro.

Per approfondire, scarica i seguenti allegati:

La notizia integrale la trovi qui: cna/transizione5.0

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