Caro grano e materie prime nell’agroalimentare. Fare il punto sulla situazione a livello europeo e nazionale dell’aumento del costo delle materie prime agroalimentari per cercare di individuare insieme le strategie di sostegno in ambito europeo per un settore particolarmente colpito dagli eventi in corso a livello internazionale.
È stato questo l’obiettivo del convegno che CNA Agroalimentare, con il supporto dell’ufficio CNA Bruxelles, ha organizzato nell’ambito del SIGEP di Rimini.
In apertura dei lavori è stata presentata l’attuale situazione del mercato italiano e sono state lanciate alcune proposte fondamentali per la tutela delle micro e piccole imprese del settore: un “Agrifood Recovery Plan” che comprenda, tra l’latro, una diversificazione dei mercati di approvvigionamento e l’attivazione di un regime di aiuti straordinari.
A seguire, il Vice capo unità della DG Agri della Commissione europea, Fabien Santini, ha presentato le principali azioni messe in campo dall’esecutivo comunitario per far fronte alla situazione venutasi a creare sul mercato. Rassicurando come a livello europeo non vi sia un rischio per l’approvvigionamento alimentare, il Vice capo unità ha riportato come la Commissione sia al lavoro per rafforzare la resilienza del settore attraverso diversi strumenti, dal Meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi per la sicurezza alimentare di recente attivazione alla Comunicazione REPowerEU adottata la scorsa settimana, nonché alla proposta presentata agli Stati membri su un quadro temporaneo sugli aiuti di Stato in risposta agli impatti della guerra. Nel suo intervento, il Vice capo unità ha poi riportato come la prossima settimana sarà presentata una Comunicazione specifica sul rafforzamento della resilienza del sistema agroalimentare.
Successivamente, l’europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore del gruppo S&D in Commissione AGRI, ha evidenziato le discussioni e i lavori in corso al Parlamento europeo. Ribadendo il costante dialogo con la Commissione europea, che proprio in settimana riferirà in Commissione AGRI sulla situazione dei mercati agricoli, l’On. De Castro ha poi riportato come gli eurodeputati abbiano già avanzato la richiesta di sospensione di alcune misure, come quelle relative alle superfici a riposo, al fine di sostenere il settore agroalimentare ed accelerare il rafforzamento della sua resilienza. Possiamo aumentare la produzione europea togliendo i limiti attualmente in vigore con la sospensione temporanea della superficie a riposo, la cosiddetta Efa (Ecological focus areas). Norbert Lins, il presidente della commissione Agricoltura Ue, ha già inoltrato la richiesta e così circa 9milioni e 100 ettari in Europa, 200mila in Italia, potranno presto essere messi a cultura. Insieme a questo, vanno anche sospesi i vincoli sul non aumento delle superfici irrigue: serve acqua per coltivare.
In seguito agli interventi istituzionali è stata aperta una tavola rotonda con i rappresentanti delle associazioni dei panificatori tedeschi e francesi. Christopher Kruse, in rappresentanza della Zentralverband des Deutschen Bäckerhandwerks, è intervenuto presentando la realtà dell’associazione e le principali preoccupazioni, legate alla dipendenza dal gas russo ed al prezzo dell’energia il prossimo inverno. Nel corso dell’intervento è stata plaudita la rapida risposta dell’Unione europea sulla questione della sicurezza alimentare, in particolare attraverso l’attivazione del Meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi per la sicurezza alimentare e chiedendo all’Unione Europea procedure di sostegno molto semplificate per le piccole imprese.
Jean-Manuel Leveque, in rappresentanza della Fédération des Entreprises de la Boulangerie et Pâtisserie, è intervenuto in seguito portando la testimonianza francese presentando la realtà dell’associazione e la situazione di forte aumento del costo del grano e della farina (raddoppiato rispetto lo scorso anno) sostenendo la necessità, a livello europeo, di un piano d’emergenza che possa mettere in sicurezza la filiera e favorire il mercato interno, riducendo le esportazioni di grano al di fuori dell’Ue e favorendo un controllo dei prezzi.
In chiusura dei lavori, CNA ha ribadito l’importanza del dialogo con il livello europeo e le altre associazioni nazionali al fine di individuare proposte comuni per sostenere il settore agroalimentare.