False revisioni. Quattro imprenditori dell’autotrasporto, un titolare di agenzia di pratiche automobilistiche e due funzionari della Motorizzazione Civile di Ferrara sono stati sottoposti il 12 Ottobre 2020 a ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e quattro ai domiciliari.
Lo ha deciso il Giudice per le indagini preliminari di Ferrara al termine dell’indagine “Ghost Inspections” sulla corruzione per false revisioni di veicoli industriali, che ha posto sotto inchiesta ben 216 persone per reati di corruzione, falso e abuso di ufficio.
Secondo gli inquirenti, da alcuni anni gli autotrasportatori ottenevano il buon esito della revisione di camion che non erano idonei a circolare, pagando fino a 350 euro per pratica ai funzionari della Motorizzazione Civile, grazie all’intermediazione del titolare dell’agenzia di pratiche automobilistiche.
Polstrada e Guardia di Finanza hanno accertato che almeno 350 veicoli industriali hanno ottenuto la revisione senza i requisiti, mentre altri 270 camion sono stati segnalati per una revisione straordinaria, indipendentemente dagli accertamenti.
L’inchiesta è iniziata con le dichiarazioni di alcuni testimoni ed è proseguita con intercettazioni telefoniche e ambientali, arrivando a installare telecamere nella sede della Motorizzazione Civile di Ferrara. Le informazioni così acquisite hanno svelato un sistema ben organizzato basato sulla corruzione dei funzionari. Il denaro viaggiava all’interno di documenti o buste che venivano scambiati durante il controllo dei veicoli.
In alcuni casi, i funzionari rinviavano la data di revisione su richiesta degli autotrasportatori anche di diverse settimane. Il sistema era così conosciuto che alla Motorizzazione di Ferrara arrivavano camion da tutta Italia, che passavano la revisione anche con gravi carenze per la sicurezza, come freni inefficienti, luci malfunzionanti o pneumatici consumati.