Il nostro Paese guarda al PNRR per sostenere la crescita e l’economia: 191,5 miliardi di euro assegnati all’Italia dei quali la quota del 25% è destinata alla transizione digitale ed il 37% delle risorse sono finalizzate alla transizione ecologica. Per la Commissione UE, in Italia la crescita innescata da tali misure sarà del 2,5% del PIL. Grazie al PNRR si potranno utilizzare tali risorse per finanziare programmi e progetti finalizzati allo sviluppo del Paese.
Secondo le ipotesi di allocazione territoriale delle risorse elaborata dal Focus dell’Osservatorio Economia e Territorio curato dal Centro Studi Sintesi, il perimetro finanziario (235,1 miliardi di euro) del PNRR trasmesso dal Governo italiano alla Commissione Europea verrebbe così distribuito: al Mezzogiorno sarebbe destinato il 38,2% degli investimenti (quasi 90 miliardi di euro); la quota di risorse ipoteticamente da allocare in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto ammonterebbe, nell’interno periodo 2021-2026, a circa 65 miliardi di euro, pari al 27,6% del totale.
È possibile stimare in 15,1 miliardi di euro la quota teoricamente spettante al Veneto tra il 2021 e il 2026; 35,2 miliardi per la Lombardia; 14,6 miliardi di euro per Emilia-Romagna. Per il Veneto, le risorse cumulate 2021-2026 equivalgono al 9,2% del PIL regionale (per Emilia-Romagna e Lombardia le quote sono leggermente inferiori, rispettivamente pari all’8,9% e all’8,8%). Si tratta di incidenze ampiamente al di sotto della media nazionale, pari al 13,1% del PIL.