Agroalimentare in Veneto al top, con cibo e vino che trainano il comparto

PNRR, decreto che destina ai Contratti di filiera Agroalimentare 1,2 miliardi di euro

Contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati

Contratti filiera Agroalimentare. Il Decreto del Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali che disciplina i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione dei Contratti di filiera e di distretto previsti dal fondo complementare al PNRR è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Come CNA Agroalimentare vogliamo segnalare che questo provvedimento permetterà di implementare concretamente i Contratti di filiera, definendo nel dettaglio l’iter istruttorio, la procedura di valutazione per la selezione dei progetti e le modalità di finanziamentoA disposizione delle aziende agroalimentari, ittiche, forestali e florovivaistiche 1,2 miliardi di euro per investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, nella promozione dei prodotti agricoli e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Le misure consentono di agevolare le filiere produttive grazie ai contributi in conto capitale e ai finanziamenti agevolati destinati a investire in processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione tecnologica, digitale ed ambientale in atto nei diversi comparti, puntando ad una maggiore integrazione, alla creazione di migliori relazioni di mercato e a ricadute positive sulla produzione agricola.

Il contratto di filiera si fonda su un accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera, operanti in un ambito territoriale multiregionale. L’accordo di filiera individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma, i tempi di realizzazione, i risultati e gli obblighi reciproci dei soggetti beneficiari.

Il commento della Regione del Veneto

La dipendenza dall’estero del nostro paese in molte materie prime e alimentari indispensabili, sta dimostrando in questa emergenza ucraina tutta la sua realtà. Ancora una volta un big bang ci impone di ripensare alcuni modelli per il futuro. Il decreto salva filiere è un segnale fondamentale ma anche un messaggio culturale importante che invita, dove possibile, a riappropriarsi di molti di quegli spazi fino ad oggi delegati alle importazioni”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto salva filiere Made in Italy.

In controtendenza rispetto al passato, con una grave emergenza in corso che ci vede affrontare da un lato il caro gasolio e dall’altro il pericolo della dipendenza delle importazioni di prodotti alimentari dall’estero, è opportuno reintrodurre gli incentivi. Sostegni concreti a chi semina grano, mais, girasole e soia per stimolare e favorire un ritorno all’autoproduzione. Solo con un intervento diretto del Governo è possibile raggiungere la sovranità alimentare, unica via per non dipendere più dalle importazioni introducendo una politica che guarda alla salvaguardia delle nostre imprese” dice l’Assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner.

Ecco il testo del decreto.

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