Monitoraggio dell’Economia dei Territori – Gennaio 2025

In collaborazione con Centro Studi Sintesi

Monitoraggio Economia Territori 2025. CNA Veneto ha recentemente pubblicato un’analisi dettagliata sullo stato economico della regione, attraverso il rapporto dell’osservatorio Economia e Territorio, elaborato dal Centro Studi Sintesi. 

Prosegue la crisi economica in Germania, con previsioni di crescita ancora deludenti per il 2025 nei vari Länder, mentre le Comunità Autonome spagnole evidenziano aspettative di crescita del Pil comprese tra il +2% e il +3%. La situazione appare preoccupante, visto lo stretto rapporto che abbiamo soprattutto con la Germania.

Le nuove proiezioni indicano per il Veneto un tasso di crescita del Pil dello +0,5% nel 2024, in linea con l’anno precedente. Per il 2025, si prevede un consolidamento della crescita regionale con un +1%. Secondo le stime aggiornate, il Pil del Veneto a fine 2024 si è attestato a un valore superiore di 4,9 punti percentuali rispetto al 2019, confermando una ripresa complessiva rispetto ai livelli pre-pandemici.

I dati aggiornati confermano una crescita nulla nel 2024 (-0,2%), mantenendo i consumi leggermente al di sotto del livello del 2019 (-0,6%). Tuttavia, il 2025 dovrebbe segnare un miglioramento con un incremento stimato dell’1,2%, pur in un contesto di persistente incertezza. Dopo un triennio di crescita sostenuta, nel 2024 la crescita degli investimenti si attesta al +1,2%, in calo rispetto alle precedenti previsioni. La frenata dovrebbe proseguire nel 2025, portando gli investimenti in territorio negativo (-0,3%).

Il numero di imprese attive in Veneto a fine 2024 è pari a 418.367, con un calo significativo rispetto a settembre. Rispetto a dicembre 2019, si registra una riduzione del 2,8%, equivalente a quasi 12.000 imprese in meno. I settori dei Servizi alle imprese, Servizi alla persona e Comunicazione-Cultura continuano invece a mostrare segnali di crescita. L’Artigianato veneto scende sotto quota 120.000 imprese attive, con un calo di -6.200 unità (-4,9%) rispetto al 2019. Particolarmente colpiti i settori Trasporti-Logistica (-13,5%) e Produzione (-10,7%), mentre le attività meno tradizionalmente legate all’artigianato mostrano una lieve crescita (+1,3%).

Nel terzo trimestre 2024, l’occupazione in Veneto si conferma stabile con 2,2 milioni di occupati, anche se nei primi nove mesi dell’anno si registra una lieve flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-0,1%). Si evidenzia un calo dell’occupazione nei settori Agricoltura e Commercio-Alberghi-Ristoranti, che annulla la crescita registrata in Industria, Costruzioni e Altri Servizi. Nei primi nove mesi del 2024, le esportazioni venete hanno subito una contrazione del -2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, con Metallurgia, Sistema Moda e Meccanica particolarmente penalizzati. Al contrario, Agroalimentare (+5,3%) e Gioielli-Occhiali-Medicale (+2,1%) segnano una crescita.

Negli ultimi dodici mesi, il valore dei prestiti alle imprese in Veneto è diminuito del -7,8%, con una contrazione maggiore per le piccole imprese (-8,4%). Tutti i settori economici risultano coinvolti nel calo delle erogazioni di credito. Sul fronte dei tassi di interesse, si osserva una discesa negli ultimi mesi: per i nuovi prestiti fino a 1 milione di euro il tasso medio è sceso al 5,07% (-0,91 punti in un anno), mentre per i prestiti di importo superiore a 1 milione di euro si attesta al 4,15% (-1,15 punti).

L’inflazione in Veneto a dicembre 2024 registra un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso mese del 2023. Per l’intero anno, l’aumento medio dei prezzi è stato dell’1,3%, in netto calo rispetto al +5,5% del 2023. La riduzione è dovuta principalmente alla flessione dei prezzi dei beni energetici (-6%).

Tra gennaio e novembre 2024, il numero complessivo di presenze turistiche in Veneto ha superato i 71 milioni, con una crescita del +2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento è trainato esclusivamente dai turisti stranieri (+4%). Rispetto al 2019, il turismo regionale ha registrato una crescita del +2,9%, con le presenze straniere in forte aumento (+7,6%). Attualmente, il turismo estero rappresenta il 71% del totale, rispetto al 68% del 2019.

Le richieste di CNA Veneto

Il quadro economico del Veneto nel 2024 evidenzia segnali contrastanti: mentre la crescita del Pil si mantiene positiva, il rallentamento degli investimenti e il calo dell’export suggeriscono una fase di maggiore cautela per il 2025. Tuttavia, il turismo e alcuni comparti manifatturieri mostrano resilienza, e l’attenuazione dell’inflazione potrebbe favorire una ripresa dei consumi nei prossimi mesi.

CNA Veneto sottolinea la necessità di politiche economiche più incisive per sostenere le piccole e medie imprese, soprattutto nei settori dell’artigianato e della manifattura, colpiti dal calo degli investimenti e della domanda interna. È fondamentale promuovere misure di accesso al credito più favorevoli, in un contesto in cui i finanziamenti alle imprese risultano in contrazione. CNA chiede inoltre interventi per il rilancio dell’export e per il rafforzamento delle competenze professionali, al fine di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro. Particolare attenzione deve essere riservata alla transizione digitale ed ecologica, con incentivi mirati per le imprese artigiane e manifatturiere. Infine, è essenziale un piano di sostegno per i settori più in difficoltà, come trasporti-logistica e commercio-turismo, per garantire la stabilità del tessuto produttivo regionale.

PDFSTAMPA

Zeen is a next generation WordPress theme. It’s powerful, beautifully designed and comes with everything you need to engage your visitors and increase conversions.

Connettiti con noi!
Raccogliamo i dettagli necessari per rimanere in contatto.

Ho letto e accetto la Privacy Policy

Newsletter