La senilizzazione del lavoro in Italia: un fenomeno in rapida evoluzione

Area Studi e Ricerche di CNA approfondisce il tema

Dall’approfondimento dell’Area Studi e Ricerche di CNA Nazionale, è evidente che il mercato del lavoro italiano sta attraversando una trasformazione profonda, caratterizzata da un processo di “senilizzazione” sempre più chiara. Questo fenomeno, determinato da molteplici fattori demografici, economici e sociali, sta ridefinendo la composizione della forza lavoro e dell’imprenditoria nel nostro Paese.

Le Cause del Fenomeno

  1. L’invecchiamento della popolazione
    L’Italia è tra i Paesi con la popolazione più anziana d’Europa, con una natalità in costante declino e un’aspettativa di vita elevata. Attualmente, gli over 65 hanno superato i 14 milioni di unità, rappresentando il 23,8% della popolazione totale. L’indice di invecchiamento è salito al 187,9%, segnalando la presenza di circa 188 anziani ogni 100 giovani, rispetto ai 131,4% di vent’anni fa. Questo si traduce in un aumento della percentuale di lavoratori di età avanzata rispetto alle nuove generazioni.
  2. Evoluzione del sistema previdenziale
    Le continue modifiche alle norme pensionistiche e l’innalzamento dell’età pensionabile hanno portato molti lavoratori a rimanere attivi per periodi più lunghi, contribuendo all’incremento dell’età media nel mercato del lavoro.
  3. Flessibilità e precarietà occupazionale
    I contratti precari colpiscono prevalentemente i giovani, impedendo loro di entrare stabilmente nel mondo del lavoro. Questo porta a un mercato occupazionale dove i lavoratori più anziani tendono a mantenere il proprio impiego, anche oltre l’età pensionabile.
  4. Ritardo nell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro
    L’accesso tardivo al mercato del lavoro, unito alla necessità di percorsi formativi sempre più lunghi, ha rallentato il turnover generazionale. Inoltre, molti giovani cercano opportunità all’estero, aggravando il problema della scarsa presenza di nuove leve nelle aziende italiane.

Impatto sugli imprenditori

La senilizzazione del lavoro non riguarda solo il lavoro dipendente, ma anche il mondo dell’imprenditoria e del lavoro autonomo. Negli ultimi dieci anni, il profilo anagrafico degli imprenditori italiani è cambiato radicalmente. Nel 2012, i titolari di imprese attive con più di 50 anni erano il 44,7% del totale, mentre gli over 70 rappresentavano l’8,7%. Nel 2022, la percentuale di imprenditori over 50 è salita al 54,8%, e quella degli ultrasettantenni ha raggiunto il 10%.

Le Sfide e le opportunità

L’invecchiamento della forza lavoro pone una serie di sfide per il sistema produttivo italiano:

  • La necessità di politiche di welfare aziendale per supportare i lavoratori più anziani.
  • L’urgenza di strategie per favorire il ricambio generazionale e incentivare l’occupazione giovanile.
  • L’importanza di investire nella formazione continua per consentire agli over 50 di aggiornare le proprie competenze e rimanere competitivi nel mercato del lavoro.

Tuttavia, la maggiore permanenza dei lavoratori esperti può rappresentare anche un’opportunità per il trasferimento di competenze e il mentoring delle nuove generazioni. Le imprese, soprattutto le PMI, possono trarre vantaggio dall’esperienza e dalla stabilità di lavoratori maturi, affiancandoli a giovani talenti per garantire un passaggio di conoscenze efficace.

Solo attraverso un’azione coordinata tra istituzioni, imprese e associazioni di categoria come CNA sarà possibile affrontare questa sfida e trasformarla in un’opportunità per il futuro del sistema economico italiano.

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