«L’intero comparto del trasporto non di linea taxi si posiziona con fermezza allo stato di contestazione contro una politica poco lungimirante verso i propri cittadini ed imprese». Queste le parole di Giorgio Bee referente settore taxi della Fita Cna Veneto: «Condividiamo lo spirito di manifestazioni organizzate da altre associazioni di categoria per il giorno 6 novembre , in questo delicato contesto Fita Cna Taxi – Ncc si prefigge un solo obiettivo aprire il cuore ad uno status politico e alla sua classe politica. Il nostro settore del trasporto persone non di linea deve far fronte a uno shock economico senza precedenti a seguito della pandemia di Covid-19. Le misure sanitarie e di confinamento e le conseguenti ripercussioni sulla produzione, sulla domanda e sul commercio riducono drasticamente l’attività economica, dei titolari di licenza e autorizzazioni, oltre la grave situazione economica dei soggetti giuridici che rientrano nell’art. 7 della legge 21/92 che stanno subendo una forte diminuzione degli utili, è di fondamentale importanza che questo Governo debba dare una risposta economica forte. La politica deve trovare DOMANI ogni forma di aiuti a sostegno di famiglie e ad imprese, ma soprattutto mantenere fisso ed insindacabile il flusso socio-economico prodotto dal nostro mercato interno. Abbiamo bisogno di importanti ristori, ma soprattutto vi è la necessità di compensare anche i costi fissi. Ritengo che questo sia l’indicazione che dobbiamo presentare all’opinione pubblica nella manifestazione di protesta organizzata il 6 novembre da alcune associazioni sindacali . Non dobbiamo passare come individualisti , ma anzi essere un’ingranaggio che assieme a tutte quelle imprese contribuiscono al benessere del nostro paese».
