EUDR, rinviati al 2026 i termini di applicazione per le PMI. CNA Legno e Arredo Veneto comunica che in merito al Regolamento EUDR (Regolamento 2023/1115 relativo ai prodotti a deforestazione zero), il Parlamento europeo, durante la sessione plenaria del 14 novembre scorso, ha approvato la proposta della Commissione europea di posticipare di un anno le date di applicazione del Regolamento sulla deforestazione, spostando l’applicazione al 30 dicembre 2025 per le grandi e medie imprese e al 30 giugno 2026 per le piccole e micro imprese.
Il 16 ottobre scorso, il Consiglio aveva approvato la proposta della Commissione di rinviare di un anno la data di applicazione del regolamento, in linea con le nuove date di applicazione sopra riportate.
Tuttavia, il Parlamento ha adottato anche altri emendamenti, tra cui la creazione di una nuova categoria di Paesi che non presentano alcun rischio di deforestazione, oltre alle tre categorie esistenti di rischio “basso”, “standard” e “alto”.
I Paesi classificati come “senza rischio”, definiti come Paesi con uno sviluppo stabile o in crescita delle aree forestali che la Commissione dovrà individuare, dovranno soddisfare requisiti molto meno stringenti, poiché il rischio di deforestazione è trascurabile o inesistente. Tale modifica, proposta dal Parlamento europeo, riguarda la semplificazione riservata ai prodotti provenienti da Paesi a “rischio zero” per i quali non sarebbe necessario presentare una dichiarazione di due diligence.
Data la natura delle modifiche al testo nella parte relativa ai paesi a “rischio zero”, la Commissione di merito ENVI dovrà sottoporre il testo al Consiglio in sede di trilogo e raggiungere un accordo entro il 30 dicembre 2024. Nel caso in cui non venisse trovato un accordo, la data di applicazione del regolamento rimarrebbe invariata al 31 dicembre 2024. Adesso, quindi, spetta al Consiglio pronunciarsi sulle deliberazioni del Parlamento. A 40 giorni dal 30 dicembre (attuale data di attuazione del Regolamento EUDR) ci auspichiamo che le istituzioni europee trovino un accordo in merito per consentire alle imprese, in un lasso di tempo più ampio, di adeguarsi ai nuovi obblighi previsti dal Regolamento.
