mercato libero dell’elettricità

Decreto Aiuti Ter contro il caro energia nelle imprese agroalimentari

Ecco tutte le nuove misure introdotte

Aumento della platea, anche le piccole imprese per il credito di imposta energia, incremento delle percentuali e proroga fino a novembre: le misure del decreto Aiuti Ter contro il caro energia per le imprese agroalimentari.

Per contrastare il caro energia il Governo ha prorogato e rafforzato le misure già adottate negli scorsi mesi a sostegno di tutte le imprese, con un credito di imposta con aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per chi impiega oltre 4,5 kw.

Specificatamente per le imprese agricole e della pesca e per quelle agro meccaniche, il decreto prevede l’estensione al quarto trimestre 2022 del credito di imposta per acquisto di carburante a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato nel quarto trimestre solare del 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

Il credito di imposta riguarda anche le imprese agro meccaniche e l’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali, così da venire incontro alle richieste dei settori maggiormente colpiti dall’aumento dei costi energetici.

Viene inoltre innalzato l’importo massimo dei finanziamenti garantiti IsmeaFinanza per le imprese

  1. Finanziamenti agevolati

con copertura al cento per cento, da 35.000 euro a 62.000 euro, relativamente al caro energia.

Il decreto legge Aiuti-ter approvato dal Consiglio dei Ministri ieri 16 settembre estende il credito di imposta energia a una platea più ampia, aumenta la percentuale e proroga fino a novembre.

Ecco come cambierà il credito di imposta energia dopo l’approvazione del decreto Aiuti-Ter

  • proroga credito di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che viene esteso ai consumi dei mesi ottobre e novembre;
  • per le imprese energivore aumento del credito d’imposta  dal 25% al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, se l’aumento del costo unitario medio del kWh del terzo trimestre 2022 supera di almeno il 30% il corrispondente valore del terzo trimestre 2019; l’agevolazione è riconosciuta anche alle imprese energivore che producono e autoconsumano energia elettrica;
  • per le imprese non energivore aumento del credito d’imposta  dal 15% al 30% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, se l’aumento del costo unitario medio del kWh del terzo trimestre 2022 supera di almeno il 30% il corrispondente valore del terzo trimestre 2019;
  • sempre per le imprese non energivore si stempera il requisito tecnico relativo alla potenza disponibile: per i consumi relativi ai mesi di ottobre e novembre è sufficiente disporre di un contatore di potenza pari o superiore a 4,5 kWh, contro i 16,5 kWh stabiliti precedentemente;
  • per le imprese gasivore e non gasivore  aumento del credito dal 25% al 40 per cento per i consumi non termoelettrici di ottobre e novembre 2020.

Altre misure

  • Proroga della riduzione di accisa e IVA sui carburanti fino al 31 ottobre 2022;
  • credito d’imposta pari al 20 per cento alle imprese esercenti attività agricola, pesca, agromeccanica che hanno acquistato carburante agricolo nel quarto trimestre 2022;
  • concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP. Per le medesime finalità è stato previsto un incremento della percentuale di garanzia dal 60 all’80 per cento dell’importo finanziato per il pagamento delle bollette;
  • aumento dell’importo massimo dei finanziamenti (da 35 mila a 62 mila euro) garantibili dall’ISMEA in relazione ai mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici;
  • stanziamento di 50 milioni di euro per il 2022, per l’erogazione di contributi a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché delle federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine;
  • contributo straordinario pari al 25% della spesa sostenuta per gli acquisti di energia nel 2022 da parte degli enti del terzo settore, con particolare riguardo a quelli che gestiscono servizi sociosanitari rivolti a persone con disabilità, sempre se l’incremento del costo per Kwh superi il 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre del 2019;
  • contributi per sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, istituti e luoghi della cultura;
  • le erogazioni del “bonus trasporti” sono incrementate di 10 milioni di euro per il 2022.
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