«Abbiamo sempre detto che lo spopolamento è il problema principale della nostra provincia: senza servizi, un territorio non può essere attrattivo e fatica anche a trattenere i residenti. Bene quindi che il Ddl Montagna parta proprio da questo tema, con norme e risorse dedicate»: così il Presidente di Appia CNA Belluno, Massimo Sposato, “legge” la bozza del Ddl Montagna, in analisi in Conferenza Unificata e poi in Consiglio dei Ministri.
«Per quello che riguarda direttamente le nostre attività, non possiamo che giudicare con favore gli incentivi allo sviluppo delle imprese, in particolare proprio a quelle giovanili e a quelle innovative. Sostegni economici e normativi al mondo del lavoro sono fondamentali in quanto quest’ultimo rappresenta una condizione essenziale per la permanenza delle persone nelle nostre vallate», continua Sposato. «Bene anche le risorse dedicate al personale scolastico e sanitario, altra base fondamentale per mantenere i servizi base sul territorio; importanti poi le agevolazioni per l’acquisto di case e lo sviluppo di strumenti di comunicazione oggi indispensabili come la banda ultralarga. Con strumenti come questi, si può essere in grado di agevolare la permanenza dei giovani nelle terre montane e, tramite anche il sostegno al lavoro agile, attirare nel territorio nuove famiglie».
«Ci auguriamo tutti – commenta il Presidente CNA Veneto Moreno De Col – che l’iter in via di approvazione del Provvedimento abbia tempi veloci. I contenuti vanno nella giusta direzione: sostenere le imprese e le attività nei territori di montagna che devono essere preservati e valorizzati. Sono aree importanti che, come abbiamo visto, si trovano a dover fronteggiare gravi criticità: dallo spopolamento, alla carenza di strutture e servizi. Ma ricordiamoci che le tante imprese che operano in questi territori rappresentano oltre ad un volano di ordine economico anche un importante presidio sociale. Per questo è necessaria una visione di mantenimento e sviluppo ulteriore di tutte quelle azioni mirate a tenere compatto il tessuto sociale rappresentato da sanità, scuola, lavoro, incentivare le strutture di comunicazione e di collegamento tra territori, aumentare i servizi e garantire l’accesso alle nuove tecnologie. Solo così sarà possibile per il tessuto economico, rappresentato per la maggior parte da piccole e micro imprese artigiane, continuare ad essere competitivo sul mercato. Come Confederazione quindi non possiamo che manifestare il nostro sostegno per far sì che questa legge diventi presto operativa».
C’è poi la questione risorse: «La dotazione iniziale di 100 milioni di euro all’anno per tutta la montagna italiana è una base da cui partire: sappiamo che l’intero territorio montano nazionale, dalle Dolomiti all’intero arco alpino fino agli Appennini, è in sofferenza, quindi confidiamo che, dopo aver portato a casa la parte normativa, si possa lavorare, pur con tutte le difficoltà del momento, anche sul fronte economico – conclude il Presidente di Appia CNA Belluno, Sposato – Esprimiamo dunque viva soddisfazione per questa inattesa accelerata sul provvedimento, confidando che si possa arrivare al più presto anche all’approvazione del Ddl».
Fonte: comunicato APPIA CNA Belluno/ CNA Veneto