Corso di Falegnameria con CNA

Una bellissima pratica da ripetere!

Corso di Falegnameria con CNA. In una congiuntura nella quale sempre più artigiani lamentano una mancanza di persone, giovani e non, da inserire nelle loro attività, la CNA, sede di Mirano (VE), è riuscita, grazie all’entusiasmo e alla disponibilità dell’associato e Maestro Artigiano Ugo Frasson, a dare il via ad un corso di formazione, che è più un’esperienza immersiva in quello che è uno dei mestieri artigiani più conosciuti ed indicativi, il falegname, che un semplice corso di formazione.

Una bellissima esperienza CNA

«Si tratta di un grande impegno e di un’avventura stimolante – dice il presidente mandamentale della CNA, Ugo Frasson -. E d’altra parte, crediamo che questa trasmissione di competenze e la collaborazione con le scuole siano oggi tra i primi doveri delle associazioni di categoria. I mestieri artigiani possono essere estremamente attraenti per i ragazzi, e possono aiutarli a rivelare la loro creatività».

Una bellissima esperienza CNA che prepara a diventare un artigiano che lavora il legno per la realizzazione di mobili, infissi, porte, casse e manufatti vari. Una professione che porterà ad acquisire competenze importanti nel settore dell’arredamento di qualità spendibili in tantissimi settori. L’esperienza formativa è stata seguita, in questa occasione, dall’ente di formazione Engim di Mirano.
Lo studente sarà poi in grado di valutare la scelta del giusto materiale da impiegare nel lavoro, il taglio e la piallatura del legno, il montaggio e l’assemblaggio di strutture lignee e la riparazione e il restauro di manufatti in legno di vario genere.

Una buona pratica. Se ci sono artigiani disponibili, CNA è pronta a far partire altri corsi anche in altri mestieri. Per segnalazioni scrivere a : bottaro@cnaveneto.it.

Indagine Anpal

Sono più di 508mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. Oltre 4mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2023 (+0,9%) e +69mila assunzioni (+5,3%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. A guidare la domanda di lavoro sono i servizi alle persone che programmano a gennaio 70mila assunzioni (+10,0% rispetto a gennaio 2023). Seguono commercio (68mila unità; +13,7% su base annua) e le costruzioni (51mila unità; +1,8%). È negativa, però, a gennaio la tendenza prevista delle imprese del turismo e dell’industria manifatturiera (rispettivamente -12,1% e -2,3% rispetto all’anno precedente). Sale al 49,2% la difficoltà di reperimento (+3,7 punti percentuali rispetto a un anno fa). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

A gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 250mila assunzioni delle 508mila programmate (49,2%) soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,1%), seguita dalla preparazione inadeguata (14,3%) e da altri motivi (3,8%).

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