Concordato fiscale, in Veneto ha aderito solo il 15% delle imprese. CNA Veneto interviene al TG RAI Veneto sulle migliaia di lettere arrivate alle imprenditrici ed imprenditori in tutta la Regione da parte del Fisco.
C’è bisogno di un rapporto diverso che dev’essere costruito attraverso una fiducia reciproca con lo Stato e con il Fisco
Matteo Ribon, Segretario CNA Veneto.
Qui è possibile rivedere il servizio del TG RAI Veneto:
Concordato fiscale, ha aderito solo il 15% delle partite Iva
Molti imprenditori e aziende hanno ricevuto una lettera che evoca presunta irregolarità, e ora si sentono sotto pressione. La proposta dal governo puntava a raccogliere un gettito molto più elevato, riporta il sito della RAI.
Commercianti, carrozzieri, idraulici, imprese edili: sono decine di migliaia le aziende venete che in questi giorni hanno ricevuto una lettera dall’Agenzia delle entrate con l’invito ad aderire al concordato fiscale proposto dal governo. Lo fa sulla base di presunte anomalie riscontrate nella dichiarazione dei contribuenti, ma non annuncia controlli. Di fatto, secondo la CNA del Veneto, che rappresenta una parte degli artigiani e delle piccole imprese, è una sorta di minaccia. Con il concordato preventivo, che implica anche una sanatoria sul 2018-2022, il Governo ha raccolto finora un miliardo e settecento milioni, ma puntava a più del doppio.
Qui è possibile rivedere il servizio del TG RAI Veneto:
