CNA Veneto ha sottoscritto insieme alle associazioni di categoria firmatarie del Patto per il Lavoro e con la Regione del Veneto, l’accordo per l’utilizzo della cassa integrazione in deroga. E’ previsto lo stanziamento di 40 milioni di euro per l’utilizzo da parte dei datori di lavoro del settore privato che hanno sede legale o unità produttive ubicate in Veneto a beneficio dei lavoratori dipendenti che non fruiscono di altri ammortizzatori sociali. Con la firma dell’accordo regionale sarà possibile dare una prima risposta, per la durata massima di 30 giorni, (estesi a 90 per il Comune di Vo’) a tutte le imprese che hanno avuto riduzioni di attività ascrivibili direttamente o indirettamente al Coronavirus e che non dispongono di altri ammortizzatori. Le domande potranno essere presentate attraverso Veneto Lavoro. La cig in deroga riguarderà le imprese e le situazioni non coperte da FSBA (il fondo per l’artigianato) che ha previsto un’apposita prestazione di 20 settimane ulteriore proprio per l’emergenza Coronavirus.
“L’obiettivo di questo accordo è di offrire sostegno e aiuto anche a quei lavoratori che ad oggi si sarebbero ritrovati senza alcuna copertura – sottolinea il segretario della CNA del Veneto Matteo Ribon – La vera sfida di questa emergenza è far sì che nessuno resti indietro. Per questo riteniamo positivo questo primo stanziamento, a cui crediamo debbano farne seguito altri a seconda di come si evolverà la situazione”.
Di seguito le principali caratteristiche dell’accordo CIG in deroga:
· la decorrenza potrà essere retroattiva dal 23 febbraio.
· vengono messi a disposizione Veneto 40 milioni di euro (25 stanziati dal D.L. 9/2020 e 13 recuperati dalla Regione da risparmi su precedenti finanziamenti analoghi)
· la cassa in deroga ha la durata di tre mesi per gli eventi che interessano il comune di Vo’ e di un mese per gli altri comuni del Veneto. Possono accedervi i datori di lavoro del settore privato e le unità produttive o operative situate in Veneto, a beneficio dei lavoratori subordinati il cui rapporto di lavoro sia stato sospeso in tutto o in parte a causa degli effetti economici negativi conseguenti alle ordinanze.
· ha validità anche per le imprese con unità produttive esterne al Veneto, per i soli lavoratori subordinati residenti o domiciliati in regione veneto, che abbiano subito restrizioni
La condizione per l’accesso
· I datori di lavoro accedono alla cassa integrazione in deroga, solo se non possono fruire in concreto degli ammortizzatori ordinari (Cigo, Cigs, Fis e Fondi di solidarietà bilaterale. perché non ne hanno i requisiti ,li hanno esauriti, o in relazione ai lavoratori che non hanno i requisiti soggettivi per accedervi (es: anzianità aziendale 90 gg). Per la cig in deroga è richiesto solo che i lavoratori beneficiari devono essere risultino dipendenti della ditta che li sospende alla data del 23 febbraio 2020 con qualsiasi forma contrattuale di lavoro. Sono esclusi solo i lavoratori domestici. Sono previste procedure sindacali semplificate che in alcuni casi non necessitano dell’accordo sindacale e in altri l’invio della domanda con le sole comunicazioni ai sindacati (se non avviene l’incontro in 5 giorni).