Trasporti eccezionali, ecco le "linee guida"

CNA FITA Veneto: dal 2023 i trasporti sempre più “pesanti”

Trasporti sempre più “pesanti”. L’anno non inizia nel migliore dei modi per i trasporti su gomma: la fine degli sconti sulle accise con il conseguente rialzo dei prezzi dei carburanti e l’incremento dei pedaggi autostradali stanno impattando gravemente sul comparto del trasporto merci veneto, con pesantissime conseguenze per le imprese.

A questo si aggiungano le speculazioni che fanno oltremodo lievitare i costi del carburante, con evidenti rincari in particolare modo nelle autostrade, ove non si capisce il motivo per il quale i prezzi siano ancora più alti che nelle strade ordinarie. Secondo l’Osservatorio sui prezzi dell’energia della Commissione europea, l’Italia è al terzo posto nella graduatoria dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa. Con i primissimi giorni di gennaio il prezzo del gasolio è di 1,890 euro al litro: si stima infatti che dal 1° gennaio scorso i pedaggi autostradali e il rifornimento per un veicolo pesante incideranno per 10.300 euro in più l’anno sulle casse delle società di trasporto.

Per le imprese di autotrasporto la stangata è assai gravosa, perché condiziona fortemente la
principale fonte di energia utilizzata per alimentare i motori dei camion tramite i quali si svolge il
loro lavoro.

«Sono necessarie misure urgenti che producano immediati effetti di abbassamento del costo dei carburanti – afferma il Presidente CNA FITA Veneto Paolo Fantinato –. In attesa che il Governo metta in essere manovre antispeculative e misure ad hoc per il settore, per le quali siamo a disposizione fin da ora per proposte concrete che non vadano ad incidere solamente sulle casse dello Stato, le imprese non possono resistere a lungo e rischiano la chiusura! Il taglio delle accise al momento rimane la misura più immediata per risolvere questa situazione di emergenza, nell’attesa che appunto il Governo proceda.»

Già nello scorso anno il Governo, in accordo con l’Europa, aveva introdotto una misura straordinaria contro il caro gasolio mettendo a disposizione 500 milioni di euro per permettere alle imprese di recuperare, attraverso il sistema compensativo di recupero del credito d’imposta, i maggiori costi sostenuti nel primo trimestre 2022. Ad oggi nella Finanziaria appena approvata, per l’autotrasporto sono stati messi sul tavolo  200 milioni di euro che, seppure siano stati fondamentali per le misure ordinarie, ora non sono più sufficienti.

«Chiediamo una misura straordinaria –chiosa il Presidente CNA FITA Veneto Fantinato –. Abbiamo bisogno di un maggior stanziamento di risorse e di una maggiore stabilità dei prezzi, non possiamo svegliarci ogni giorno con l’ansia di trovare prezzi alla pompa sempre diversi e sempre più alti, così diventa impossibile programmare la nostra attività e preventivare i nostri costi aziendali. Il settore dei trasporti è fondamentale per il sistema paese Italia: se le aziende non più in grado di sostenere i costi dovessero fermare i camion, si rischia di inceppare un meccanismo che potrebbe portare al blocco mandando in tilt l’intera nazione!»

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