CNA Veneto con Licia Colò a Klimahouse 2020

II presidente nazionale Vaccarino : "Creiamo CNA Green per portare tutta Italia nel modello del costruire bene per vivere bene"

Ha coordinato i lavori Licia Colò, ambasciatrice delle tematiche ambientali, della crescita green e della sostenibilità all’evento di CNA Nordest Klimahouse a Bolzano. L’incontro dal titolo “Risanamenti e ristrutturazioni: solo un business per le piccole e micro imprese o anche una nuova cultura dell’abitare e del fare impresa” ha visto la partecipazione dei tre presidenti di CNA Nordest Claudio Corrarati per il Trentino Alto Adige, Alessandro Conte per il Veneto e Nello Coppeto per il Friuli Venezia Giulia. Presenti anche il Presidente Nazionale CNA Daniele Vaccarino, e il il vicepresidente di CNA nazionale Guerrino Gastaldi e la vicepresidente nazionale Elena Calabria.

Licia Colò con Claudio Corrarati (CNA Trentino Alto Adige), Nello Coppeto (CNA Friuli Venezia Giulia) e Alessandro Conte (CNA Veneto)

Da Bolzano il Presidente Vaccarino ha lanciato un messaggio importante: “Stop agli appalti pubblici al massimo ribasso, sì solo alle assegnazioni di lavori pubblici con il meccanismo dell’offerta economica più vantaggiosa – hanno detto – CNA parteciperà al cambiamento epocale nel modo di costruire e ristrutturare a tutela dell’ambiente creando un’apposita struttura trasversale denominata ‘CNA Green’ che consentirà alle pmi di tutti i settori coinvolti di sviluppare insieme know how tecnologia eccellenza ed elevata qualità. Il patrimonio edilizio pubblico è peggio degli edifici privati”.

Il presidente Conte ha portato all’attenzione della sala la situazione del Veneto: “Anche grazie al lavoro della CNA la Regione è intervenuta positivamente con delle norme ad hoc. Prima con il piano casa poi con la legge sul riordino del territorio e sul consumo del suolo e di recente con la legge ‘cerniera’ sui crediti edilizi”.Il claim scelto dalla Fiera dedicata all’efficienza energetica e al risanamento edilizio di quest’anno Costruire bene, vivere bene è in piena sintonia con il pensiero di CNA Veneto, presente a Bolzano con una delegazione di 50 tra artigiani e addetti al settore.

Da sinistra Guerrino Gastaldi (vicepresidente nazionale CNA), Claudio Corrarati (CNA Trentino Alto Adige), Licia Colò, Daniele Vaccarino (presidente CNA nazionale), Elena Calabria (vicepresidente CNA nazionale), Nello Coppeto (CNA Friuli Venezia Giulia) e Alessandro Conte (CNA Veneto)

I numeri del patrimonio edilizio veneto

Il Veneto è la seconda regione in Italia per consumo di suolo, dietro la Lombardia, ed è dotata di un patrimonio edilizio complesso da gestire e ancora ampiamente da riqualificare, con un mercato ormai stabilmente guidato dalla ristrutturazione e dell’efficientamento energetico, che assorbe oltre il 70 per cento del fatturato complessivo del settore, ma dove c’è ancora molto da fare.

Il 52 per cento del patrimonio edilizio totale, 435mila edifici (circa 1milione di abitazioni) è stato costruito tra il 1945 e il 1981 con bassi standard qualitativi e alti consumi energetici. A questi vanno aggiunti 45mila edifici inutilizzati. Inoltre oltre 250mila abitazioni sono, secondo istat, in stato mediocre o pessimo di conservazione, e necessitano di riqualificazione strutturale oltre che energetica. Solo riqualificando queste ultime si stimano investimenti per 17 miliardi producendo 17mila posti di lavoro. Andando ad agire sul patrimonio in classe G, i 435mila edifici citati, si attiverebbe ulteriori 29miliardi di investimenti e almeno altri 29mila posti di lavoro. Per non parlare del patrimonio industriale, i capannoni dismessi sono oltre 10.610, la cui rottamazione, riconversione e riuso temporaneo e alternativo, potrebbe portare alla creazione di un indotto pari a 8 miliardi di euro.“Anche per questo CNA con un gruppo di 80 imprese del settore, ed altri importanti partner associativi, è impegnata di un progetto importante. Si tratta – ha spiegato Conte – di un cluster per l’edilizia sostenibile, ossia un’aggregazione riconosciuta dalla Regione Veneto per la promozione del green building e dell’economia circolare nelle costruzioni. La rete andrà a promuovere progetti ed attività a 360 gradi inerenti la rigenerazione del patrimonio edilizio veneto avvalendosi di contributi regionali, con un importante sguardo al ruolo della qualificazione delle imprese del settore e all’importanza di fare rete. Cna e gli imprenditori vogliono metterci la faccia ed essere ambasciatori della rigenerazione urbana”.

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