I numeri ci sono: in Veneto sono 8.455 gli Acconciatori e 5.273 le Estetiste. Un comparto quello del Wellness che conta in regione circa 25mila addetti, per la grande maggioranza artigiani (il 94,59% degli Acconciatori e il 75,21% delle Estetiste). E il settore tiene. Infatti da una recente indagine realizzata da CNA finalizzata a cogliere il sentiment delle imprese del Wellness, rispetto all’attuale congiuntura caratterizzata dall’uscita dalla pandemia che ha fortemente penalizzato il settore e dall’insorgere delle nuove criticità – primo tra tutti l’aumento dei costi dell’energia – emerge comunque un quadro fortemente vocato appunto all’imprenditoria, con occasioni di crescita per quanto riguarda le attività: le imprese sembrano ben funzionare con un 66,1% di quelle che hanno dipendenti che riporta un rapporto “consolidato e durevole” con lavoratori, i quali, nel 67,8% dei casi dispongono di una qualifica professionale (il dato cresce fino al 76,1% nelle imprese di estetista).
Ma permangono tuttavia alcuni nodi che sono stati affrontati in un recente incontro sul tema “Imprese del benessere, il difficile equilibrio tra competenze ricercate e competenze presenti nel mercato” organizzato a Marghera da CNA Veneto Benessere con la partecipazione dell’Istituto Victory e di ENAIP Veneto: l’ampliamento dell’offerta formativa e la necessità di rendere maggiormente attrattive queste professioni per le giovani generazioni. È comune infatti la difficoltà di trovare risorse tra i più giovani, spesso indirizzati verso i percorsi di studio liceali piuttosto che verso gli istituti professionali.
«La scelta dell’istituto professionale è una scelta consapevole che qualifica la vocazione all’imprenditoria: va sfatato il pregiudizio che siano opzioni di studio di ripiego – commentano ad una voce Romeo De Pizzol Presidente CNA Acconciatori Veneto e Valeria Cazzola, Presidente CNA Estetiste Veneto –. Certamente va ampliata l’offerta formativa a completamento di un percorso che consenta anche, nel caso, di poter cambiare indirizzo di studio senza perdere gli anni già frequentati. Così come, dal punto di vista degli imprenditori dobbiamo rendere maggiormente attrattive queste professioni per i giovani che sono davvero una risorsa preziosissima. Oggi i ragazzi, al di là dello stipendio, scelgono professioni e status contrattuali che consentano loro di gestire il proprio tempo. Dobbiamo quindi poter offrire la massima flessibilità a chi si approccia alle nostre professioni, oltre ad una formazione più completa che comprenda anche l’esperienza lavorativa.»
«Vanno sottolineati i vantaggi che questa professione offre ai ragazzi anche dal punto di vista dei benefit contrattuali che possiamo garantire grazie alla Bilateralità – aggiunge Romeo De Pizzol, Presidente Acconciatori Veneto –. Anche nel piccolo è possibile garantire welfare aziendale, e questo va comunicato sia ai nostri imprenditori che a quanti desiderano intraprendere questa strada. Un altro punto importante su cui dobbiamo concentrarci come imprenditori è la formazione dei giovani anche dal punto di vista dell’empatia con il cliente, un aspetto molto importante che talvolta può davvero qualificare e migliorare moltissimo la prestazione professionale. I nostri saloni devono poter divenire per gli apprendisti un luogo ove imparare la professione, ma anche un luogo di arricchimento personale nelle relazioni.»
«Ma più di tutto desideriamo che i ragazzi possano seguire i propri sogni – conclude Valeria Cazzola, Presidente CNA Estetiste Veneto –. Io stessa ho seguito il mio sogno: ho aperto il mio studio di estetica dopo aver lavorato per molti anni in una azienda di ambito professionale diversissimo. Consiglio ai giovani di coltivare le proprie passioni con il cuore, ma con la consapevolezza che nulla si crea senza sacrificio. Noi siamo qui proprio per aiutarli a conseguire il loro sogno e a trasmettere loro il nostro sapere.»