Contributo acquisto mezzi nel settore autotrasporto. Il Governo ha aggiunto 25,8 milioni allo stanziamento già previsto di 122 milioni per il biennio 2020-2021 per favorire il rinnovo del parco veicolare italiano. Lo ha fatto con un Decreto interministeriale Trasporti-Economia estivo datato 24 agosto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 236 del 23 settembre 2020.
Questi fondi saranno erogati quali contributi all’acquisto di veicoli industriali con motore diesel Euro VI o a metano (compresso o liquefatto), ibridi diesel-elettrici oppure completamente elettrici. In tutti i casi, a fronte dell’acquisto l’impresa deve rottamare un numero corrispondente di veicoli fino all’Euro IV.
Le principali differenze di questo incentivo straordinario -rispetto a quello strutturale dei 122 milioni- sono due: una è la necessità di rottamare un camion fino all’Euro IV per qualsiasi acquisto (mentre per il contributo strutturale è necessario solo se si acquista un diesel Euro VI) e l’altra è che il contributo vale per i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate.
Il nuovo stanziamento si riferisce al biennio 2019-2020 e per ogni anno è suddiviso in due parti: 6,45 milioni per l’acquisto di diesel Euro VI e 6,45 milioni per l’acquisto di veicoli a gas naturale, ibridi o elettrici.
Il contributo per ogni singolo automezzo varia da 2.000 a 20.000 euro, secondo il tipo di alimentazione e la massa complessiva.
Il Decreto pone alcune condizioni sulla rottamazione: la principale è quella che i veicoli nuovi acquistati col contributo devono restare proprietà dell’azienda di autotrasporto per tre anni, ossia fino al 31 dicembre 2023. Ogni impresa non può ricevere più di 550.000 euro e comunque questo contributo non si può cumulare con altri benefici per le stesse tipologie d’investimento e gli stessi costi.
L’entità del singolo contributo è certa (quindi non varia secondo il numero di domande accolte): quando termineranno i fondi non saranno più accettate richieste. La richiesta avverrà in due fasi. La prima prevede la prenotazione basata sul contratto di acquisto, la seconda il rendiconto, quando le imprese ammesse al contributo dovranno dimostrare l’acquisto del veicolo. Se l’azienda che ha prenotato i fondi non soddisferà i requisiti della seconda fase decadrà dal diritto al contributo e le corrispondenti somme saranno rimesse a disposizione dei primi esclusi. Le pratiche saranno gestite dalla Società Ram Spa.