Gli autoriparatori CNA presenti ad Autopromotec. Tre autoriparatori CNA su quattro ritengono utile investire in formazione sulle tecnologie di Intelligenza Artificiale.
CNA Veneto presente alla 30° Biennale Internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico Autopromotec: tra convegni, stand e talk gli artigiani hanno parlato di intelligenza artificiale, formazione e della nuova piattaforma di gestione del sinistro creata da CNA Autoriparazione per i carrozzieri.

Il servizio CNA di gestione del sinistro
Questo servizio consente di delegare, in accordo con il Carrozziere, la gestione dei sinistri RCA e CARD a un team di esperti che si occupa di tutte le fasi del processo, dalla perizia alla trattativa con i liquidatori.
Il servizio è gratuito per gli associati CNA e garantisce un trattamento efficiente delle pratiche, riducendo i tempi di pagamento e fornendo supporto legale quando necessario.



Gli autoriparatori e l’IA, l’indagine CNA
Il 58,5% degli intervistati ritiene che la IA possa aumentare la competitività del settore (“molto” il 20,8%, “abbastanza” il 37,7%). Le attività che ne possono beneficiare di più sono l’ottimizzazione dei processi (44,3%), gestione del cliente (41,5%), miglioramento della qualità del servizio (38,7%) e assistenza da remoto (34,9%). Pochi hanno indicato attività più specifiche quali la ricalibrazione ADAS, l’evasione digitale dei danni, la riproduzione di parti danneggiate (tutti sotto il 20%).
La maggioranza è propensa a introdurre strumenti di IA entro i prossimi due anni (assolutamente il 17%, abbastanza il 42,5%) anche se i tre quarti dichiarano di essere poco informati sull’argomento (poco il 54,7% e per niente il 19,8%). A questo proposito il 76,4% degli intervistati ritiene che sia utile investire in formazione sulla IA.
Relativamente all’utilizzo di soluzioni basate sulla IA, solo il 27,2% dichiara di averle già utilizzate e conferma che le aree privilegiate sono l’ottimizzazione dei processi (38,6%), la gestione del cliente (27,3%) e il miglioramento della qualità (25%).
Tra le difficoltà e i rischi maggiori legati all’introduzione della IA, gli intervistati hanno indicato la mancanza di formazione (37,7%), investimenti iniziali elevati (34,9%), dipendenza dalle tecnologie (34%), privacy e sicurezza dei dati (31,1%).