Crescita dell’artigianato. Non è una clamorosa inversione di tendenza ma è tuttavia un dato incoraggiante quello che arriva dall’Inps: l’anno scorso il numero degli artigiani è tornato a salire, circa 1,585 milioni, oltre 5mila in più rispetto al 2020. Il rimbalzo arresta il trend negativo che dal 2012 al 2021 ha registrato la perdita di quasi 300mila artigiani.
L’anno scorso, dunque, la prima lieve ripresa. E’ evidente la stretta relazione tra demografia delle imprese e andamento dell’economia. Il consistente recupero del Pil del 2021, dopo la rovinosa caduta nel primo anno di pandemia, ha beneficiato del contributo delle imprese artigiane. Un segnale che deve essere consolidato attraverso misure e riforme che la nostra Confederazione Nazionale dell’Artigianato sollecita da tempo.
Il decennio di crescita zero ha impattato negativamente sul tessuto delle imprese che hanno dimostrato notevoli capacità di resistenza e flessibilità durante la pandemia, in particolare le piccole imprese che continuano a essere forza motrice del Made in Italy.
I numeri del 2021 confermano ancora una volta che un contesto favorevole alla crescita economica può contare sull’apporto delle imprese artigiane per rimettere l’Italia stabilmente sul sentiero dello sviluppo economico e sociale. Un settore, l’artigianato, che merita attenzione e politiche specifiche.