Mentre il Governo austriaco ha rinviato i controlli mirati sui passeggeri dei veicoli che entrano dall’Italia dai valichi del Brennero, Tarvisio e Coccau, anche la Slovenia ha annunciato controlli analoghi ai confini con l’Italia e la contemporanea chiusura dei valichi secondari. Per ora, il Governo sloveno non ha precisato i dettagli operativi, che potrebbero ricalcare quelli austriaci, ossia controlli a campione sulla base delle targhe, con una particolare attenzione a quelle di Lombardia e Veneto. Ciò potrà comportare rallentamenti al passaggio della frontiera, anche per i veicoli industriali. I controlli austriaci avrebbero dovuto iniziare lunedì 9 marzo 2020, ma il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha deciso un rinvio a data da destinarsi perché pare che l’organizzazione sia piuttosto complessa. Si parla di un primo inizio al confine con il Tirolo da martedì 10 marzo, mentre a Tarvisio da mercoledì 11 marzo o giovedì 12 marzo. È comunque confermato che i controlli saranno a campione su autostrade, strade statali e ferrovia, anche nei valichi minori come Passo Resia e Sillian. Secondo alcune indiscrezioni, i controlli austriaci non riguarderanno solo la temperatura, ma prevederebbero anche un questionario per conoscere il luogo di provenienza dei passeggeri e potrebbe avvenire che se giungono dalla Zona Arancione non potranno passare la frontiera. Non è chiaro se ciò avverrà anche per i veicoli industriali.
Anche la Slovenia introdurrà “controlli sanitari” per chi arriva dall’Italia
L’Austria rinvia, ma lo farà