Come fare ricorso per una multa? Ecco quello che c’è da sapere: chi può presentare la contestazione e qual è la procedura corretta. Mini guida di CNA Veneto.
Quando un guidatore non rispetta il Codice della Strada – le cui novità del 2020 sono molte e diverse – incorre nelle multe, che possono essere pecuniarie -ovvero che prevedono il pagamento di una somma prestabilita a seconda dell’infrazione commessa- e, anche, accessorie cioè con la decurtazione dei punti patente. E’ opportuno e necessario ragionare per capire se vale la pena di fare ricorso: non è infrequente che l’autotrasportatore si rivolga ai nostri uffici per l’opportuna consulenza in materia.
Fare ricorso per una multa: come si procede?
Quando si riceve una multa bisogna pagarla entro 5 giorni e si beneficerà di uno sconto del 30% sulla stessa, altrimenti il termine ultimo è di 60 giorni dal momento della notifica. I tempi di notifica delle multe, in questo senso, possono variare a seconda della sanzione.
Come capire se si può impugnare il ricorso per una multa? Innanzitutto è bene leggere il verbale delle forze dell’ordine e capire se ci sono dei vizi di forma, ovvero se ci sono delle inesattezze sul modello del veicolo ad esempio o su qualsiasi altra cosa. In questo caso la multa può essere cancellata chiedendo all’Ente che ha imposto la sanzione. In altri casi si può procedere facendo ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace (cosa che vedrete … più avanti nell’articolo).
Inoltre è bene sapere che la presentazione del ricorso è alternativo al pagamento della somma pecuniaria stabilita, quindi non bisogna pagare e poi presentare ricorso.
Quando si presenta ricorso, all’Ente, al Giudice di pace o al Prefetto è bene sapere che esso porterà ad effetti successivi.
Ecco quali sono:
- Se si va oltre il tempo ultimo di 60 giorni dalla notifica della multa, mentre si è impugnato il ricorso, non si incorre nel raddoppio dell’importo, che in casi normali avviene se il tempo in oggetto è passato. I termini di pagamento in questo senso sono sospesi;
- anche la decurtazione dei punti patente viene sospesa se è prevista per la particolare sanzione. Essa avviene solo se il ricorso ha avuto esito negativo;
- anche le sanzioni accessorie, ovvero la sospensione della patente per infrazioni più gravi, viene sospesa nel tempo in cui è in corso il processo.
Se l’esito del ricorso è positivo il verbale della multa viene annullato così come il pagamento pecuniario e gli altri tipi di sanzioni se presenti. In caso invece di esito negativo, il prefetto raddoppia la sanzione oppure, a seconda dei casi, può suddividere la sanzione a seconda delle parti coinvolte, del soccombente ad esempio di terze parti se ci sono. La parte soccombente inoltre può presentare un altro appello: in caso di ricorso al giudice di pace al tribunale, al giudice di pace in caso di ricorso al prefetto. In tribunale è necessario avere dalla propria parte un avvocato, mentre negli altri casi non è necessario.
Chi può presentare ricorso e le modalità
Possono presentare ricorso i seguenti soggetti:
- Il trasgressore ovvero chi guidava il veicolo al momento dell’infrazione;
- l’intestatario del veicolo, chi ne fa le veci, l’usufruttario, l’acquirente con patto di riservato dominio o chi utilizza il veicolo a titolo di locazione finanziaria;
- il responsabile del minore se questo ha commesso l’infrazione, in quanto i minorenni non possono presentare ricorso.
Le modalità di ricorso sono quelle dette in precedenza, in particolare quelle più impugnate sono: il ricorso al Prefetto o al Giudice di pace. Nel primo caso il termine per presentare la contestazione della multa è di 60 giorni, mentre per il Giudice di pace il termine è di 30 giorni.
Ricorso al prefetto per multa o al giudice di pace
Vediamo ora nei due casi più importanti quali sono le informazioni che bisogna conoscere prima di presentare ricorso.
Nel caso del ricorso al prefetto, il costo è gratuito a parte quello per la raccomandata. Il termine massimo, come già detto, per presentarlo è di 60 giorni. Non è richiesta la presenza fisica del trasgressore in udienza, ma facoltativa previa richiesta. Se la contestazione dà esito negativo il prefetto emette un’ingiunzione di pagamento per un importo raddoppiato rispetto al precedente. E si può impugnare il provvedimento in appello al giudice di pace.
Invece nel caso del giudice di pace, il costo è legato all’acquisto dei bolli, del valore di almeno 43 euro. Il tempo per farlo è di 30 giorni, come già detto. Chi richiede deve essere obbligatoriamente presente all’udienza. Se l’esito è negativo bisogna pagare la sanzione oppure impugnare la sentenza in appello in tribunale. In quest’ultimo caso è necessario avere un avvocato difensore.
I motivi principali per cui si può presentare il ricorso a una multa
I motivi principali per cui si può presentare il ricorso a una multa in queste due situazioni sono:
- Lo stato di necessità;
- l’illegittimità dell’accertamento;
- la verbalizzazione con la presenza di errori evidenti;
- l’omessa contestazione immediata o nei casi in cui non c’è adeguata motivazione.
In questi casi è risaputo che bisogna invocare il fatto a propria discolpa con la presenza di prove, ed essere devono essere manifeste al prefetto o al giudice di pace. Non è così solo quando il verbale della multa è manifestamente errato.
Tipi particolari di multa per cui fare ricorso
Si può presentare ricorso per le multe autovelox, ovvero per il superamento del limite di velocità. In questo caso bisogna capire se il rilevamento della velocità è stato fatto da un autovelox fisso o mobile. In entrambi i casi bisogna che sia segnalata la presenza dei suddetti in circostanze diverse.
Si può presentare ricorso anche per una multa Ztl, ovvero se si è transitati in una zona Ztl senza autorizzazione. In questo caso bisogna tenere presente che appena si entra in una zona Ztl senza autorizzazione scatta la multa. Per il ricorso bisogna controllare bene se il verbale è corretto in ogni sua forma, solo in questo modo si può evitare la multa presentando la contestazione.