Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato i dati relativi al costo gasolio, sia per autotrazione generica che per autotrasporto con le dovute riduzioni sulle accise (i cosiddetti costi di esercizio), relativi al mese di settembre 2020. Prosegue il calo dei costi iniziato lo scorso luglio. Questi dati sono stati ottenuti elaborando le rilevazioni mensili effettuate dal Ministero dello Sviluppo Economico sull’andamento del prezzo del carburante. Questo in attuazione di quanto previsto dalla L. 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015 del Governo Renzi).
Il prezzo del gasolio per le auto a settembre 2020 è di 1270,81 euro per 1000 litri. Di questi, 424,25 € sono rappresentati dal prezzo industriale, 229,16€ dall’IVA e 617,40 €, come di consueto, dalle accise.
Sul totale di 1000 litri, il prezzo al consumo è diminuito di ben 15 euro rispetto ad agosto. Un calo che prosegue dallo scorso mese, dopo l’inversione di tendenza che si era registrata post-lockdown a maggio.
Aumento delle accise, sì o no? Le proteste dell’autotrasporto
Inoltre, come si evince dalla tabella del Mit sul proprio sito l’importo delle accise sul gasolio non è cambiato (617,40). Infatti la proposta del Ministero dell’Ambiente nei confronti dei SAD, i sussidi ambientalmente dannosi, sembra essere finista in stallo, dopo la recente presa di posizione della ministra dei trasporti Paola De Micheli.
Questo in seguito alle proteste delle associazioni di categoria come la Cna Fita, particolarmente critiche nei riguardi di una proposta che avrebbe potuto seriamente rappresentare una vera e propria ghigliottina per numerosissime piccole e medie imprese.
La proposta del Ministero dell’Ambiente
L’intento del ministero dell’ambiente era quello di andare a colmare il gap che sussiste tra le accise del gasolio a quelle della benzina, con il conseguente aumento del costo gasolio. Un intervento, quello sulle accise del diesel, che ammonterebbe a 2.67 miliardi (su un totale di 2.8 miliardi di sussidi legati alle fonti fossili).
L’impatto, prima ancora che per le auto private, sarebbe stato durissimo per l’autotrasporto che, proprio nel gasolio, trova la sua principale fonte di alimentazione.
Intanto, a partire dallo scorso 1° ottobre, i veicoli pesanti Euro 3 non potranno più richiedere il rimborso sulle accise. Verranno seguiti, a partire da gennaio 2021, anche dai veicoli Euro 4. La richiesta di posticipare l’entrata in vigore del divieto di rimborso per le classi di veicoli più inquinanti, a causa delle difficoltà gestionali ed economiche subentrante col Covid-19, pare essere finita nel dimenticatoio o, almeno, la Cna Fita si sente “molto sola” nel sostenerla. In teoria, per un ulteriore proroga c’è tempo fino allo scadere del prossimo periodo utile per la fatturazione del trimestre, ovvero a gennaio. Ma è ancora tutto da vedere.
Costo gasolio per veicoli industriali e commerciali
Nella nota rilasciata dal Mit sul costo gasolio sono poi stati calcolati i costi di esercizio relativi alle due classi di veicoli del trasporto commerciale. Quelle con ptt (massa totale a terra) fino alle 7,5 ton e quelle con ptt superiore alle 7,5 ton. Quindi il valore del costo unitario di gasolio relativo al mese appena trascorso è di:
1,041€ al litro per i veicoli con ptt fino a 7,5 ton, al netto dell’IVA non applicata (del 22%). Per questa classe di veicoli non si tiene conto degli sconti degli eventuali maggiori oneri delle accise.
0,827 € al litro per i veicoli con ptt superiore a 7,5 ton, al netto dell’IVA non applicata e del rimborso delle accise, come stabilito dalla Determinazione dell’Agenzia delle Dogane prot. RU-114075 del 27 settembre 2012.
Il ministero infine specifica che, in base alla legge di stabilità 2016 “a decorrere dal 1° gennaio 2016, il credito di imposta relativo all’agevolazione sul gasolio per autotrazione degli autotrasportatori non spetta per i veicoli di categoria Euro 2 o inferiore”.