CNA FITA TAXI, CONFARTIGIANATO TAXI, LEGACOOP PRODUZIONE E SERVIZI,
SNA CASARTIGIANI TAXI, dopo il confronto con il Governo:
Comunicato stampa
Abbiamo ascoltato con attenzione e apprezzato lo sforzo fatto dalla Vice Ministro Bellanova negli incontri che si sono tenuti presso il Ministero nelle giornate del 27 giugno, 4 e 7 luglio, di intervenire a revisione dell’articolo 10 contenuto nel ddl concorrenza ma nonostante questo continua a non convincerci, come già avuto modo di rappresentare nei mesi scorsi in tutte le audizioni parlamentari in cui abbiamo partecipato, né l’utilizzo dello strumento della delega per attuare le eventuali riforme del comparto in quanto non salvaguarda i principi sostanziali non eludibili della legge 21/92 né la scelta di inserire il provvedimento all’interno di un ddl sulla concorrenza.
Il confronto con il Governo si è concluso, pare in maniera definitiva, il giorno 7 luglio, nonostante il nostro tentativo di approfondire alcune proposte condivisibili che erano state messe sul tavolo, tra cui l’inserimento del principio di salvaguardia del concetto di esclusiva nel rapporto tra soci e cooperative, che avrebbe potuto chiudere positivamente i contenziosi con diversi radiotaxi italiani. Riteniamo che lo strumento corretto per intervenire ad aggiornamento mirato della 21/92, su temi come la regolazione delle piattaforme di intermediazione e il Ren, possa essere solo un disegno di legge, per questo abbiamo ritenuto di non poter aderire alla richiesta di sottoscrizione di un protocollo d’intesa proposto dal Governo, con relativo tavolo permanente per l’attuazione dei decreti legislativi.
Siamo sempre stati favorevoli a promuovere l’innovazione tecnologica e digitale nelle attività del trasporto persone, anzi riteniamo che sia l’occasione per rendere più moderno ed efficiente il nostro sistema di mobilità urbana senza tuttavia snaturare in maniera irreversibile un modello di trasporto taxi basato su una matrice di impresa artigiana e cooperativa nell’ambito dei principi dell’attuale legge 21/92.
L’evoluzione del settore deve passare dagli stessi operatori, che devono essere messi in condizione, attraverso l’adozione di politiche attive, di non diventare forzosamente subordinati a una qualsiasi piattaforma di intermediazione. Oggi il confronto con il Governo è chiuso e per poter intervenire prima dell’approvazione dell’articolo 10 del ddl concorrenza, contenente una delega in bianco, resta solo la discussione in Parlamento, chiediamo pertanto ai Relatori, al Presidente della X Commissione, agli Onorevoli, alle forze politiche tutte, di appoggiare gli emendamenti che prevedono la soppressione dell’art 10. (In allegato il comunicato stampa ufficiale)