Tempi certi per la riapertura. “Siamo sconcertati dal fatto che nel Dpcm del 26 aprile non si faccia alcuna menzione a una possibile data di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica. L’ennesima dichiarazione in conferenza stampa del presidente del Consiglio, che lascia intendere uno slittamento del riavvio di tali attività a giugno, è intollerabile. Rappresenta una condanna a morte per l’intero settore”. Queste le parole del Presidente di CNA Veneto Alessandro Conte netto davanti alla necessità di risposte diverse per il settore: “Chiediamo che i nostri appelli lanciati a più riprese in queste settimane non restino inascoltati e per questo chiediamo che acconciatori ed estetiste possano riprendere a breve la loro attività. Il comparto, a tutela di clienti e dipendenti, può già offrire tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie”. Non a caso l’associazione nei giorni scorsi aveva elaborato un documento contenente le linee guida per la riapertura.
Il settore con 135mila imprese e oltre 260mila addetti, partecipa in maniera determinante all’economia italiana, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione. In Veneto i servizi alla persona (parrucchiere, estetiste, tatuatori, centri massaggi,) rappresentano circa 13mila e 350 imprese.
“E’ incomprensibile come nei loro confronti e nei confronti degli appelli lanciati dalle associazioni di categoria – dice il segretario del Veneto Matteo Ribon – ci sia stata una totale disattenzione da parte del Governo. Per questo chiediamo di lanciare un messaggio immediato rassicurando le imprese sulla definizione di una prossima, e certa, riapertura”.