Fondo autotrasporto, 500 milioni di euro per compensare i maggiori costi dei carburanti

Chi saranno i beneficiari ? Coloro i quali hanno avuto finora diritto al rimborso accise trimestrale

Definite le modalità di erogazione del fondo di 500 milioni di euro per compensare i maggiori costi dovuti agli aumenti eccezionali dei carburanti. I criteri sono stati individuati giovedì 24 marzo 2022 nel corso del Tavolo Autotrasporto convocato dalla viceministra Teresa Bellanova. “Dopo il Decreto Ucraina che ha definito il Fondo per l’autotrasporto con una capienza pari a 500milioni – ha affermato la Viceministra Bellanova – siamo impegnati perché le risorse stanziate arrivino efficacemente quanto prima alle aziende colpite dal caro carburante. Il Tavolo odierno ha condiviso all’unanimità criteri e modalità di erogazione delle risorse. Un risultato che ritengo importante”. Alla Viceministra è stato richiesto all’unanimità dalle Associazioni che le risorse previste siano impiegate nella maniera più efficace possibile per calmierare gli esorbitanti costi subiti affinché arrivino tempestivamente alle imprese di autotrasporto. Le risorse saranno oggetto di un decreto interministeriale da condividere con il Mef ed emanare entro 30 giorni. Chi saranno i beneficiari ? Sul punto si è convenuto che beneficiari saranno coloro i quali hanno avuto finora diritto al rimborso accise trimestrale. In aiuto al settore dell’autotrasporto potrebbe esserci la nuova disposizione dell’Unione Europea ( a seguire):

Crisi ucraina, dalla Ue via libera agli aiuti di Stato alle imprese

Per far fronte alla crisi generata da sanzioni e contro-sanzioni seguite alla guerra in corso,  la Commissione europea ha predisposto un nuovo Quadro temporaneo che definisce i criteri che i Paesi membri dovranno rispettare per concedere alle imprese aiuti di Stato straordinari fino al 31 dicembre 2022, salvo proroghe che andranno valutate in base all’andamento della crisi. La Commissione Europea ha infatti riconosciuto che la crisi ucraina, le sanzioni imposte dall’Unione europea e le contromisure assunte dalla Russia stanno comportando impatti negativi nell’economia di tutti gli Stati membri: aumenti eccezionali dei costi dell’energia e delle materie prime, interruzioni nelle catene di approvvigionamento, incertezza economica. Il nuovo Quadro di aiuti ripropone misure in gran parte già sperimentate con successo per contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia, in modo da facilitarne una rapida attuazione. Sono previste quattro tipologie di aiuto, parzialmente rafforzate rispetto alle ipotesi iniziali, in particolare gli Stati membri potranno:

  • concedere aiuti di importo limitato in qualsiasi forma fino a un massimo di 400mila euro per singola impresa;
  • concedere garanzie pubbliche fino al 90% sui finanziamenti di importo complessivo non superiore al 15% del fatturato medio o al 50% dei costi per l’energia degli ultimi 12 mesi;
  • concedere, direttamente o attraverso le banche, finanziamenti a tasso agevolato alle stesse condizioni stabilite per le garanzie;
  • porre in essere aiuti in qualsiasi forma per alleviare l’incremento straordinario dei costi dell’energia e del gas naturale.

Ora lo Stato italiano dovrà definire gli interventi e ottenere l’autorizzazione da parte della Commissione per renderli operativi. Occorre, però, agire con la massima tempestività, beneficiando anche dell’esperienza maturata con la crisi del 2020, per supportare al meglio il nostro sistema produttivo.

Sul tema “accise” si allega sia una comunicazione a firma del Presidente Ricci e del Responsabile Concezzi della CNA Fita.

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