Un Natale ostaggio del Covid e delle restrizioni ma i ristoranti sono luoghi sicuri per festeggiare un pranzo con i parenti, una cena con gli amici o un ritrovo per scambiarsi i regali. Ma anche luoghi di cultura e diffusione di un patrimonio che, in Veneto come in tutta la Penisola, trasforma in magia ogni prodotto della filiera agroalimentare.
«Questa difesa del patrimonio alimentare italiano dovrebbe essere fatta attraverso una sensibilizzazione del cliente finale verso questa cultura – prosegue Froncolati –. Dobbiamo fare qualsiasi sforzo per diffondere la cultura e per sostenere il patrimonio culturale enogastronomico italiano, costituito da piccoli ristoranti, trattorie, pasticcerie, agriturismi, spesso a conduzione familiare. Rischiamo di veder polarizzata l’offerta enogastronomica tra due competitor: il fast-food a basso costo e il ristorante stellato di alta gamma con prezzi non sempre accessibili alla clientela media. Dobbiamo e vogliamo far comprendere che un determinato servizio e una determinata qualità devono avere come corrispettivo un giusto prezzo che permetta ai ristoratori di poter investire in strutture, in attrezzature, e anche nella possibilità di offrire prospettive di carriera al personale, capitale umano preziosissimo.»