Brennero impasse

Brennero: il decalogo di Unioncamere per superare l’impasse

L'Italia risponde alle Politiche sempre più restrittive imposte dall’Austria

Brennero: il decalogo di Unioncamere per superare l’impasse. Politiche sempre più restrittive imposte dall’Austria all’attraversamento dei veicoli industriali nel suo territorio lungo l’asse del Brennero non colpiscono solo l’autotrasporto, ma l’intera economia italiana e ora la questione sta uscendo dal contesto della movimentazione delle merci. Il rapporto “Il Brennero e la politica dei trasporti attraverso le Alpi” presentato il 19 maggio u.s. da Unioncamere alla presenza del ministro del Mims (ex Trasporti) Enrico Giovannini comincia a “fare luce” sulla questione.

Il rapporto mostra che dal Brennero transita un quarto del traffico transalpino (ed il Veneto “concorre” notevolmente). Nel 2019 sono passate 53,7 milioni di tonnellate, di cui il 74% su strada e il 26% su ferrovia, per un valore di 170 miliardi di euro. Secondo il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, “le decisioni del Tirolo configurano una palese violazione del diritto alla libera circolazione delle merci tra gli Stati membri dell’Unione Europea. Chiediamo che la Commissione Europea svolga il suo ruolo di guardiano e garante dei trattati”. Il ministro Giovannini riconosce il ruolo fondamentale del Brennero, affermando che “è stata la prima emergenza che ho dovuto affrontare da ministro”. Da allora, ha aggiunto il ministro ci sono stati contatti con i miei omologhi austriaco e tedesco cercando di risolvere i problemi con una visione di medio termine. Per noi è una direttrice fondamentale e quindi lo sviluppo di questo corridoio deve essere oggetto do collaborazioni tra istituzioni statali e regionali. Dobbiamo difendere le prerogative della nostra industria contemperando le esigenze delle diverse parti interessate nel pieno rispetto dei principi di libera circolazione delle merci e della libera concorrenza”. Giovannini ha ribadito che “i divieti unilaterali non sono conformi al diritto europeo”. Dopo l’analisi, Unioncamere ha proposto alcuni provvedimenti riassunti in dieci punti:

  • 1 – Completare la rete comunitaria Ten-T per eliminare le strozzature;
  • 2 – Completare i progetti infrastrutturali, soprattutto quelli legati alla nuova galleria ferroviaria di base del Brennero;
  • 3 – Riesaminare l’impatto ambientale dei veicoli industriali sulla direttrice del Brennero, usando anche le risorse dell’Agenzia Europa dell’Ambiente;
  • 4 – Usare l’infrastruttura 24 ore su 24 usando i veicoli industriali a basso impatto ambientale, come Euro VI, a gas naturale o elettrici anche nelle ore notturne senza sovrapprezzo, distribuendo così il traffico;
  • 5 – Applicare incentivi per rinnovare le flotte con veicoli a basse o zero emissioni;
  • 6 – Realizzare strutture di ricarica per veicoli a propulsione alternativa (gas naturale, elettricità, idrogeno)
  • 7 – Digitalizzazione delle infrastrutture;
  • 8 – Armonizzare le norme sul trasporto ferroviario;
  • 9 – Migliorare la gestione delle linee ferroviarie;
  • 10 – Aumentare la concorrenza nella “autostrada viaggiante”, dove oggi opera solo la compagnia austriaca Öbb .
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