Dario Costantini è stato confermato Presidente nazionale di CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa. L’Assemblea nazionale lo ha eletto all’unanimità per il quadriennio 2025-2029, confermando la fiducia nel suo percorso di guida e rappresentanza del sistema artigiano e delle piccole imprese italiane.
Costantini, 50 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini Srl di Piacenza, azienda attiva nei settori del condizionamento, della ventilazione e della gestione degli impianti tecnologici. Dal 2007 al 2017 è stato presidente di CNA Piacenza, quindi presidente di CNA Emilia-Romagna, fino all’elezione a presidente nazionale nel dicembre 2021. Tra gli altri incarichi, è vicepresidente di Agart SpA, azionista della Nuova Artigiancassa, e presidente della Onlus Progetto Vita – il cuore di Piacenza, primo progetto europeo di defibrillazione precoce sul territorio.
È un grande onore rappresentare ancora per quattro anni la CNA, una grande comunità di imprenditrici e imprenditori – ha dichiarato Costantini – Ringrazio l’Assemblea nazionale per la fiducia e tutti i nostri dirigenti per il lavoro quotidiano. Il nostro impegno sarà quello di stare ancora più vicino alle imprese, ascoltarle e sostenerle di fronte alle importanti sfide che ci attendono. Rafforzeremo il ruolo essenziale dell’artigianato nella vita del Paese e nella sua dimensione internazionale, valorizzando il rilevante contributo economico e sociale che le nostre imprese offrono ogni giorno.
Anche i veneti nella Direzione nazionale
La vicentina Cinzia Fabris, ex presidente CNA Veneto Ovest, è stata nominata Vicepresidente nazionale, entrando a far parte della nuova Presidenza di CNA. Inoltre, tutti i Presidenti territoriali, insieme al Presidente di CNA Veneto Moreno De Col, entrano a far parte della Direzione nazionale, rafforzando la collaborazione e il coordinamento tra le diverse realtà del territorio e il livello nazionale.


Le priorità per il nuovo quadriennio: lavoro, intelligenza artificiale, energia, credito, burocrazia e riforma dell’artigianato
Nel corso dell’assemblea elettiva, Costantini ha presentato le linee guida che indirizzeranno l’azione di CNA nei prossimi anni. “L’artigianato è un grande valore per l’Italia, è il simbolo del Made in Italy”, ha ricordato, offrendo un bilancio dell’attività svolta e delineando la visione futura di un settore che svolge un ruolo essenziale per la competitività e la coesione sociale del Paese.
Sono questi i temi centrali della sua relazione, raccontati attraverso le storie e le esperienze concrete di imprenditori e imprenditrici di tutta Italia.
- Lavoro e trasmissione d’impresa “Dal Trentino alla Sicilia tutte le nostre imprese faticano a trovare dipendenti”, ha detto Costantini, ricordando che una su tre non trova alcun candidato e solo l’11% riesce a reperire profili adeguati. Serve, inoltre, un sostegno concreto al passaggio generazionale, con strumenti fiscali e finanziari che evitino la dispersione di competenze preziose.
- Innovazione e intelligenza artificiale L’artigianato è tradizione ma anche futuro: il 30% delle piccole imprese utilizza stabilmente l’intelligenza artificiale, il doppio rispetto all’anno precedente.
- Credito e strumenti finanziari La stretta sul credito resta un ostacolo grave: in quindici anni è crollato del 75% alle piccole imprese e del 23% negli ultimi quattro anni. Costantini esprime fiducia nella Nuova Artigiancassa e richiama l’urgenza di rilanciare i Confidi, che hanno erogato 300 milioni di credito e garantito 6 miliardi.
- Energia “Il prezzo all’ingrosso è tornato ai livelli pre-crisi, ma le nostre imprese pagano l’energia il 50% in più rispetto a quattro anni fa”. Occorre riformare la struttura della bolletta e favorire maggiore concorrenza tra gli operatori, che dal 2021 hanno realizzato 70 miliardi di profitti, oltre a stimolare la produzione da fonti rinnovabili.
- Burocrazia e semplificazioni CNA ha presentato 100 proposte che permetterebbero alle imprese risparmi stimati in 7 miliardi l’anno, a costo zero per lo Stato. La collaborazione con il Ministro Zangrillo è considerata un passo concreto, con un decreto in arrivo che potrebbe far risparmiare alle imprese fino a 1.500 euro annui di oneri burocratici.
- Riforma della legge quadro dell’artigianato La normativa compie 40 anni e necessita di un aggiornamento profondo. “La legge annuale sulle PMI contiene la delega al governo per modernizzare la disciplina, superando limiti dimensionali e vincoli societari che non hanno più senso”, ha ricordato Costantini. “Abbiamo nove mesi per scrivere norme moderne che permettano all’artigianato italiano di essere ancora l’emblema del rinascimento del nostro Paese”.




