Quali sono le attività ammissibili agli incentivi del Nuovo Piano Transizione 4.0?

Il Nuovo Piano Transizione 4.0 è un investimento di 24 miliardi, un credito d’imposta su beni tecnologicamente avanzati. È una misura che ha il duplice obiettivo di stimolare gli investimenti privati e di dare stabilità e certezze alle imprese in quanto l’effetto arriva fino a giugno 2023.

Dopo aver trattato i soggetti ammessi, i beni materiali e immateriali compresi, le compensazioni e le documentazioni, in questo articolo approfondiamo quali sono le attività ammissibili al credito d’imposta Transizione 4.0.

Ricerca & Sviluppo

Costituiscono attività di Ricerca & Sviluppo ammissibili al credito d’imposta i lavori svolti nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, anche in relazione a progetti di ricerca e sviluppo avviati in periodi d’imposta precedenti.

Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico.

Attività che perseguono un progresso o un avanzamento delle conoscenze o delle capacità generali in un campo scientifico o tecnologico e non già il semplice progresso o avanzamento delle conoscenze o delle capacità proprie di una singola impresa (rischio fallimento anche parziale).

È necessario che l’innovazione non faccia parte dello stato delle conoscenze scientifiche o tecnologiche disponibili e accessibili per l’impresa all’inizio delle operazioni di ricerca e sviluppo.

Innovazione

Costituiscono attività di Innovazione ammissibili al credito d’imposta i lavori svolti nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, anche in relazione a progetti di ricerca e sviluppo avviati in periodi d’imposta precedenti.

Attività finalizzate alla realizzazione o all’introduzione di prodotti o processi nuovi o significativamente migliorati rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa.

Lavori svolti nelle fasi precompetitive legate alla progettazione, realizzazione e introduzione delle innovazioni tecnologiche fino ai lavori concernenti le fasi di test e valutazione dei prototipi o delle installazioni pilota.

Design

Costituiscono attività di Design ammissibili al credito d’imposta i lavori svolti nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, anche in relazione a progetti di ricerca e sviluppo avviati in periodi d’imposta precedenti.

Lavori di design e ideazione estetica finalizzati a innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali.

Per le imprese operanti nel settore dell’abbigliamento e negli altri settori nei quali è previsto il rinnovo a intervalli regolari dei prodotti, sono considerate attività ammissibili al credito d’imposta i lavori relativi alla concezione e realizzazione di nuove collezioni o campionari. Le attività ammissibili al credito d’imposta riguardano comunque la sola fase precompetitiva che termina con la realizzazione dei campionari non destinati alla vendita.

Attività ammissibili maggiorazione 4.0

Lavori svolti nell’ambito di progetti relativi alla trasformazione digitale dei processi aziendali esistenti attraverso l’integrazione e l’interconnessione dei fattori, interni ed esterni all’azienda, rilevanti per la creazione di valore.

A titolo esemplificativo: digital service backbone, soluzioni che consentano il miglioramento della gestione operativa della produzione. Integrazione, attraverso l’applicazione di tecnologie digitali, tra il sistema informatico e le fasi del processo di produzione di beni o servizi; introduzione di soluzioni che consentano la pianificazione e la simulazione dei processi produttivi.

Attività ammissibili maggiorazione green

Lavori svolti nell’ambito di progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare così come declinati nella comunicazione della Commissione Europea 98 del 2020: realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione e utilizzo di componenti e materiali.

A titolo esemplificativo: progettazione di prodotti sostenibili che durino più a lungo e siano concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati per il recupero delle proprie funzioni o sottoposti a procedimenti di riciclo ad elevata qualità, per il recupero dei materiali, in modo da ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo il loro ciclo di vita. Realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione ed utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali. Introduzione di soluzioni tecnologiche per il recupero atte ad ottenere materie di alta qualità da prodotti post-uso, in conformità con le specifiche di impiego nella stessa applicazione o in differenti settori.

Credito d’imposta Formazione 4.0

Per quanto riguarda il credito d’imposta formazione 4.0 vi è una proroga del credito fino al 2022, l’inclusione degli ITS tra i soggetti abilitati all’erogazione della formazione e la maggiorazione per lavoratori svantaggiati (60%). Vi è inoltre l’estensione delle spese agevolabili, in particolare: spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione; costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità. I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione; le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.