Crediti d’imposta, calo dei fondi per Transizione 4.0 nel Recovery

Il nuovo testo del PNRR, presentato alle Camere la scorsa settimana, prevede un calo dei fondi dedicati ad Impresa 4.0, ora Transizione 4.0, misura che prevede un credito d’imposta pari al 50% del costo di acquisto di beni materiali 4.0, 20% per beni immateriali 4.0 o Ricerca & Sviluppo.

Presentata a novembre 2020 dal Governo Conte bis come il primo mattone su cui si fonda il Recovery Plan italiano, nelle varie bozze del piano, i fondi ad essa dedicati sono diminuiti da 18,8 miliardi a 13,98.

L’investimento totale iniziale consisteva in 24 miliardi di euro, per una misura che, secondo lo schema, diventa strutturale e vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione. Per andare a coprire quei costi, in questi giorni si sta intervenendo con le risorse ricavate dallo scostamento di bilancio.

Ricordiamo che gli obiettivi fondamentali di Transizione 4.0 sono:

  • stimolare gli investimenti privati;
  • dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.

Durata del Nuovo Piano Transizione 4.0

  • I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni;
  • la decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020;
  • per i contratti di acquisto dei beni strumentali, definiti entro il 31/12/2022, è confermata la possibilità di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo, e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023).

Anticipazione e riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno

  • Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0, effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno;
  • è ammessa la compensazione immediata del credito relativo agli investimenti in beni strumentali;
  • per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni invece che i 5 previsti al momento.

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (beni materiali e immateriali)

  • Incremento dal 6% al 10% del credito beni strumentali materiali per il 2021;
  • incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile;
  • estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022.
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è image.png

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (beni materiali 4.0)

Per spese inferiori a 2,5 milioni di euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022;

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (beni immateriali 4.0)

  • Incremento dal 15% al 20%;
  • massimale da 700 mila euro a 1 milione di euro.

Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green

  • Ricerca & Sviluppo: incremento dal 12% al 20% e massimale da 3 a 4 milioni di euro;
  • innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 a 2 milioni;
  • innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 a 2 milioni;
  • design e ideazione estetica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 a 2 milioni.

Credito Formazione 4.0

  • Estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori;
  • è riconosciuto nell’ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).

Qui il testo del decreto.

CNA è al tuo fianco, per maggiori informazioni sui fondi 4.0 contattaci a: bottaro@cnaveneto.it.