Via libera al Decreto Festività: mascherine all’aperto e discoteche chiuse. Cosa cambia e da quando?
Una nuova e rigorosa stretta. Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il decreto Festività che introduce divieti e restrizioni per il Capodanno e nuove regole per il green pass. Il Covid corre, l’aumento dei contagi e la variante Omicron ha convinto il Governo a varare nuove misure per il contenimento della pandemia per evitare gli assembramenti.
Ecco cosa cambia.
Mascherine
Obbligo di dispositivi di protezione da subito in tutto il Paese. Per salire su autobus, metropolitane e treni regionali diventa obbligatoria la mascherina Ffp2, la chirurgica non basta più.
Green Pass
Green pass “rafforzato” obbligatorio dal 10 gennaio per andare al cinema, a teatro e ai concerti, per frequentare piscine, palestre, stadi, centri sportivi. E ancora nei:
-Musei e mostre
-Centri benessere al chiuso e centri termali (consentito l’ingresso solo per i livelli essenziali di assistenza (LEA) e attività riabilitative o terapeutiche)
– Parchi tematici e di divertimento
– Centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso
– Sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
Negli altri luoghi basta presentare il green pass che si ottiene con il tampone.
Bar e ristoranti e green pass rafforzato
Fino al 31 marzo 2022 (termine dello stato di emergenza) è possibile prendere il caffè al banco del bar e al tavolo solo presentando il green pass rafforzato. Stessa regola vale per sedersi al ristorante.
Nessuna limitazione invece per il numero delle persone sedute al tavolo. È obbligatorio il distanziamento e la consultazione online dei menù. Vietato fino al 31 gennaio 2022 la consumazione di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri, stadi e nei palazzetti nel corso degli eventi sportivi.
Feste in piazza e discoteche
Vietati fino al 31 gennaio 2022 i veglioni in piazza e nei locali pubblici e imposta la chiusura di tutte le discoteche, le sale da ballo e locali assimilati.
Vaccini
Novità anche per la terza dose. Il richiamo o booster si potrà fare dal quarto mese dopo la seconda somministrazione e non al quinto come accade ora. Quando? Sarà una circolare con nota a quattro firme (ministero della Salute, Aifa, Istituto superiore di Sanità e Consiglio superiore di Sanità) a dettare i tempi.
Obbligo vaccinale
L’obbligo vaccinale rimane per:
personale sanitario, scolastico, personale delle forze dell’ordine.