Vertenza trasporti. Le iniziative del Veneto dopo l’incontro con il Governo

Partiamo dai numeri. 14.195 le imprese venete del Trasporto (Trasporto merci–BusOperator–Ncc–Taxi–Logistica) che danno lavoro a 86.506 addetti.

Un mezzo di 440 q.li di peso complessivo che percorre 150.000 km annui (percorrenza media minima perché il mezzo si ripaghi) consuma 3 km/litro, “beve” 50.000 litri di gasolio. 1 centesimo di euro in più sul gasolio “pesa” su ogni singola motrice per 500 euro all’anno.

Dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti. Sulla questione gasolio la Vice Ministra ha annunciato, il 15 marzo scorso, che la risposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale del Governo -che dovrebbe essere emanato oggi 17 marzo- di cui non si conosce l’entità effettiva. Il Vice Ministro ha inoltre presentato un pacchetto di proposte – che ha chiamato “Protocollo di intesa” – che recepisce alcune proposte di UNATRAS sulle regole del settore.

“Nulla di fatto quindi per il momento – affermano Michele Varotto, Paolo Fantinato e Gianni Satini rispettivamente Presidenti di Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Fai Conftrasporto del Veneto -. In una situazione drammatica con i contagi che rialzano la testa, la Cina che richiude, un conflitto armato in Ucraina, problemi di approvvigionamento e le imprese che tornano a interrompere le produzioni, agli autotrasportatori (autotrasporto merci e trasporto persone) viene richiesto, nuovamente, di tenere in piedi il Paese. Le Federazioni aderenti a UNATRAS, dopo un attento esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati nell’incontro del 15 marzo scorso al Ministero dei Trasporti, le hanno giudicate insufficienti.”.

“La categoria continua a dimostrare un grande senso di responsabilità nonostante, come spesso è accaduto negli ultimi tempi, le provocazioni e il tentativo di cavalcare il malcontento siano sfociati in momenti di tensione – proseguono i tre Presidenti -. Pur apprezzando le ipotesi illustrate dalla viceministra Bellanova, UNATRAS ribadisce che gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi. Ad oggi non è previsto nulla di tutto questo. E’ finito il tempo degli annunci. Il rispetto delle regole è essenziale e fondamentale per superare la difficile fase vertenziale in atto, aggravata dall’incremento registrato sul prezzo del gasolio. Le ipotesi di soluzioni, pur apprezzabili, non sono ancora concretizzate in norme, ma restano mere manifestazioni di volontà.”

A questo si aggiunge la situazione sempre più insostenibile di atti speculativi, come denunciato dal

Ministro Cingolani, che mantengono elevato il prezzo del carburante e degli additivi. Se le misure

riguardanti le regole della sicurezza sociale e della circolazione sono di competenza del MIMS, quelle relative agli interventi per calmierare i prezzi di gasolio, Lng, Ad Blue, sono di competenza dell’intero Governo.

UNATRAS ritiene quindi necessario un interessamento diretto della Presidenza del Consiglio al fine di individuare le soluzioni possibili che producano un tetto massimo del prezzo dei prodotti energetici,

come avvenuto in altri settori produttivi ed energivori.

“Ribadiamo –concludono i tre Presidenti Veneti Varotto, Fantinato e Satini– la necessità di avere un confronto costante con la committenza dalla quale ci aspettiamo lealtà e disponibilità, in virtù del senso di responsabilità al quale tutti in questo momento siamo chiamati. Ci appelliamo alle Autorità affinché proseguano i controlli già avviati per contrastare e punire ogni tipo di speculazione che in questo momento risulterebbe particolarmente disonorevole. Solo provvedimenti concreti potranno evitare che il 4 aprile l’autotrasporto debba effettuare l’azione di fermo proclamata oggi”.

Le proposte sulle regole di settore

  • Rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, elemento essenziale del contratto di trasporto, anche verbale, ed i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero.
  • Controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche tramite il coinvolgimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori.
  • Confermata la firma di entrambi i Ministeri interessati, MIMS e MEF, del Decreto interministeriale per la ripartizione del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che attende solo il via libera della Corte dei Conti.
  • Accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti agli Autotrasportatori.