Un’estate positiva … ma attenzione all’autunno

Estate positiva, ma attenzione all’autunno. Terzo Focus per il 2023 dell’Osservatorio Economia e Territorio condotto dal Centro Studi Sintesi sull’andamento dell’economia del Veneto nel secondo trimestre 2023 e le previsioni per il prossimo autunno.

La situazione attuale richiede una particolare attenzione verso alcuni indicatori – inflazione, tassi di interesse e investimenti – la cui recente evoluzione fa prospettare un possibile rallentamento della ripresa economica del Veneto già a partire dall’autunno. Quest’ultimo dato va monitorato. Il calo degli investimenti è infatti iniziato già nel primo trimestre del 2023. Significa che le aziende hanno già percepito una certa difficoltà di approccio agli investimenti e con la attuale crescita dei tassi di interesse la situazione diventa penalizzante. Senza una riorganizzazione propulsiva, anche la nostra Regione faticherà a reggere la competizione con le Regioni europee penalizzando l’intero scenario economico, se si consideri che, nello specifico per gli Investimenti il Veneto recentemente è cresciuto più della media nazionale: nel 2022, + 11% rispetto al dato nazionale +9,4% e nel 2023 primo semestre, +3,3% rispetto al dato nazionale +2,8%.

 Dall’analisi degli ultimi dati disponibili, si evidenzia in generale una situazione ‘sospesa’ in vista del prossimo autunno. Ma vi sono senz’altro segnali incoraggianti quali ad esempio il miglioramento del PIL rispetto alle stime di aprile (+1,4%); il dato relativo all’export che registra una crescita del +9% nel primo trimestre 2023 nonostante le criticità globali relative al conflitto Russia-Ucraina. Un altro dato incoraggiante che non si registrava da tempo è quello relativo alla ripresa del numero di imprese artigiane: a giugno 2023 si è registrata una inversione di tendenza (+0,4% rispetto a marzo). Ovviamente l’auspicio è che questa ripresa possa consolidarsi nel tempo.

Segno positivo anche per quanto riguarda i Consumi (+1,6% in miglioramento rispetto alle stime di aprile); anche verosimilmente con il supporto dell’ottimo andamento del turismo, i consumi veneti sono tornati ad un livello pre-pandemico (-0,3% rispetto al 2019) con una previsione per il prossimo anno di ulteriore crescita (+1,3%).

Preoccupa moltissimo, come accennato, sia sul fronte imprese che sul versante famiglie, la crescita dei tassi di interesse che non accenna ad arrestarsi: +3,3 punti rispetto a maggio 2022 per quanto riguarda i prestiti fino ad 1 milione di euro; +2,3% negli ultimi dodici mesi per quanto riguarda i prestiti per l’acquisto di abitazioni. Un peso enorme da sostenere sia per le imprese che per le famiglie che potrebbe inficiare i segnali positivi registrati in questi ultimi mesi e che, per quanto riguarda le imprese nello specifico, potrebbe appunto gravare sulla capacità di fare investimenti in un momento nel quale la stretta creditizia, come evidenzia anche la Banca d’Italia, colpisce particolarmente le micro piccole imprese.

CHE AUTUNNO SARÀ QUINDI?

«Non ci resta che attendere – commenta il Presidente CNA Veneto Moreno De Col –. Se in base alla lettura di questi dati l’estate pare essersi attestata in una fase di cauto ottimismo, non possiamo non considerare i fattori negativi che potrebbero impattare con il prossimo autunno sull’economia delle imprese del territorio in particolare sugli investimenti, e delle famiglie per quanto riguarda i consumi. Necessario a nostro avviso sostenere politiche nazionali di supporto alle imprese per contenere l’inflazione e auspicare che non vi siano ulteriori aumenti dei tassi di interesse che potrebbero, in una dinamica di lungo termine, soffocare le famiglie frenando ulteriormente i consumi e impattare sulle imprese creando una contrazione degli investimenti ed una perdita di liquidità.»

«In questa situazione di attesa – aggiunge il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon – dobbiamo avere consapevolezza di quanto il Veneto sia un soggetto economico chiave per lo sviluppo economico e di come quindi le dinamiche che si manifestano nel nostro territorio comportino un importante riverbero sull’economia del Paese, senza dimenticare che i nostri principali competitori e i nostri stakeholder sono le regioni europee. Ecco che la lettura di questi dati con la relativa attesa del loro evolversi nel prossimo autunno deve divenire strategica per una pianificazione attenta ed efficace.»

TABELLA DEGLI INDICATORI:

TASSI D’INTERESSE

Prosegue la crescita dei tassi di interesse. Per quanto concerne le imprese, a maggio 2023 il tasso di interesse per i prestiti fino ad 1 milione di euro ha raggiunto il 5,14% (+3,3 punti rispetto a maggio 2022); relativamente ai prestiti di importo superiore a 1 milione di euro, il tasso di interesse ammonta al 4,52% (+3,74 punti negli ultimi dodici mesi). Con riguardo ai prestiti per l’acquisto di abitazioni, il tasso di interesse a maggio 2023 risulta pari al 4,22% (+2,3 punti rispetto a maggio 2022). 

INFLAZIONE

Nell’ultimo periodo la dinamica dei prezzi si è stabilizzata: tuttavia, a giugno 2023 l’inflazione in Veneto fa comunque registrare un +6% rispetto allo stesso mese del 2022. Nel primo semestre del 2023 i prezzi in Veneto sono mediamente cresciuti del +7,7%. A giugno la dinamica dei prezzi è guidata da Alimentari e bevande (+11,6%) e Servizi ricettivi (+7,3%); i beni energetici (+6,1%) sono in linea con il trend generale.

PIL

Sulla base delle ultime proiezioni, il Pil del Veneto nel 2023 dovrebbe crescere di 1,4 punti percentuali, in miglioramento rispetto alle stime di aprile (+1,1%). Nel 2023 il Pil del Veneto dovrebbe risultare superiore al livello del 2019, con un incremento in quattro anni di 2,8 punti percentuali. Per il 2024 si prospetta un Pil regionale ancora in crescita (+1,0%), anche se in misura più contenuta rispetto al dato del 2023.

CONSUMI

Nel 2023 i consumi delle famiglie dovrebbero crescere di 1,6 punti percentuali: si osserva, pertanto, un netto miglioramento rispetto alle stime di aprile (+0,7%). Con tutta probabilità i consumi delle famiglie venete nel 2023 si attesteranno ad un livello analogo a quello pre-pandemico (-0,3% rispetto al 2019). Per il 2024 si profila una ulteriore crescita dei consumi in Veneto (+1,3%), di poco inferiore ai valori del 2023.

INVESTIMENTI

Il trend positivo degli investimenti in Veneto è destinato a consolidarsi anche nel 2023, seppure ad un tasso di crescita più moderato: infatti, per l’anno in corso, è atteso un +3,3% rispetto al 2022. Osservando il periodo 2019-2023, si delinea un incremento degli investimenti in Veneto di oltre 21 punti percentuali. Tuttavia, l’aumento dei tassi di interesse e l’irrigidimento delle condizioni di accesso al credito impattano negativamente sulle prospettive di crescita degli investimenti nel 2024 (-0,1%).

IMPRESE

Si arresta la flessione del numero di imprese in Veneto: a giugno 2023 su osserva un aumento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, rispetto a fine 2019 il saldo risulta ancora negativo (-1,0%). Segnali di ripresa dall’Artigianato: a giugno 2023 si registra una timida inversione di tendenza (+0,4%) del numero di imprese artigiane.

IMPRESE PER SETTORE

Nell’arco di tre anni e mezzo, il Veneto ha perso circa 4.300 imprese. Tale variazione negativa riguarda soprattutto Commercio-Turismo, Agricoltura e Manifattura, a fronte di una crescita importante nei Servizi.

OCCUPAZIONE

Nel primo trimestre 2023 l’occupazione in Veneto manifesta una tendenza positiva rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+3,6%), crescita che si osserva in tutti i settori economici ad eccezione dell’Agricoltura (-1,7%); in particolare, si segnala la progressione delle Costruzioni (+21,1%). Rispetto al periodo pre-Covid (primo trimestre 2019), nel Veneto si registrano 62 mila occupati in più (+2,9%): diversamente dal trend generale, i settori «Agricoltura» e «Commercio, Alberghi, Ristoranti» evidenziano una flessione significativa (rispettivamente -5,4% e -8,7%).

MOVIMENTO TURISTICO

Tra gennaio e aprile 2023 il numero complessivo di presenze turistiche in Veneto ammonta a oltre 11 milioni, con un aumento del 31,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: tale risultato è attribuibile soprattutto agli stranieri (+48,2%). L’evoluzione del movimento turistico regionale nei primi quattro mesi del 2023 appare sostanzialmente sovrapponibile a quella del 2019: i dati cumulati indicano, infatti, la presenza di un gap di appena 1,2 punti percentuali. Con riguardo alle sole presenze italiane, si osserva un livello superiore al 2019 (+0,2%).

EXPORT

Si consolida ulteriormente la dinamica delle esportazioni del Veneto: nel primo trimestre 2023 si registra una crescita del +9% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. La fase di crisi del 2020 è ormai ampiamente alle spalle: con riferimento al primo trimestre, tra il 2019 e il 2023 il valore delle esportazioni regionali è aumentato, in termini nominali, di 33 punti percentuali.

Tabella riepilogativa