Taxi: la situazione al 15 luglio. La “posizione” della Rappresentanza del settore di CNA

Roma, 15 luglio 2022
La discussione sull’articolo 10 del DDL concorrenza è momentaneamente sospesa. La sessione della decima Commissione prevista per lunedì 18 che avrebbe dovuto votare il nostro articolo è stata cancellata, in attesa che il Presidente Draghi riferisca le Sue intenzioni alle Camere nella giornata di mercoledì 20: a seconda dell’esito si valuterà come procedere. Resta sul tavolo del confronto politico l’ipotesi di soppressione dell’articolo 10, sostenuta da tutte le forze di maggioranza anche nell’incontro di ieri con il ministro Giovannini, forze che ringraziamo per aver accolto le richieste che abbiamo avanzato e sostenuto in questi mesi. Come Confederazione abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi e nei documenti presentati la richiesta di soppressione dell’articolo 10, consapevoli tuttavia che il nostro settore ha comunque bisogno di alcuni interventi attesi da tempo, per poter avere prospettiva. Tali interventi però devono essere frutto di un percorso differente rispetto ad una delega e oggetto di concertazione tra le parti, lo sviluppo del settore deve veder coinvolta la categoria. In particolare urge intervenire sulle piattaforme di pura intermediazione esercitata da soggetti diversi da quelli inquadrati dalla legge n.21 del 1992. Ma qui diciamo chiaramente che l’intermediazione nel trasporto persone ad oggi non è possibile. Questo è quanto sosteniamo con forza, il trasporto pubblico non di linea rientra tra le attività non assoggettate a libero mercato, secondo le direttive Europee, pertanto non intermediabile. L’intermediazione di beni o servizi procura distorsioni di mercato incompatibili con le logiche dei servizi pubblici essenziali. Pertanto le piattaforme di intermediazione che operano nel settore del trasporto persone, se non sono direttamente costituite da tassisti o noleggiatori, non hanno titolo autorizzativo per poter operare. Occorre anche definire strumenti di contrasto all’abusivismo (anche digitale), e avere contezza di quanti sono realmente gli operatori (taxi e ncc) attraverso un REN, collegato a targhe professionali legate ai titoli, che però non deve diventare un aumento di pratiche burocratiche. Infine ci sarà da trovare equilibrio nelle funzioni dell’autorità dei trasporti che troppo spesso confligge e rallenta le attività di Regioni e Comuni, effettivi titolari della funzione di regolazione del settore. Il ruolo di una associazione come la nostra resta quello di presidiare i tavoli, relazionarci con la politica, anche manifestare a volte, ma restando lucidi e determinati nell’ottenimento del risultato finale che deve essere chiaro.
Rosalia Curigliano (Referente nazionale Trasporto Nazionale) /// Riccardo Carboni (Presidente nazionale CNA Fita Taxi)